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LA PROVINCIA - 26 NOVEMBRE 1961

Cabrino Fondulo col Papa e l'Imperatore sul Torrazzo di Cremona

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

26 Novembre 2014 - 08:21

Cabrino Fondulo col Papa e l'Imperatore sul Torrazzo di Cremona
Se il diabolico disegno di Cabrino Fondulo fosse stato  da lui realizzato, cosa sarebbe accaduto, o non accaduto? La storia d' Italia dal 1415 in poi avrebbe mutato il corso dei successivi avvenimenti che essa ha registrato?

 

Nel dicembre convenivano a Lodi 'per ragioni
politiche e religiose da risolversi successivamente
ol Concilio ecumenico di Costanza)
invitati do Giovanni Vignati che chiedeva
protezione contro il Duca di Milano, il
Papa Giovanni XXIII e l'Imperatore Sigismondo
di Lussemburgo
Nel dicembre convenivano a Lodi (per ragioni politiche e religiose da risolversi successivamente al Concilio ecumenico di Costanza) invitati da Giovanni Vignati che chiedeva protezione contro il Duca di Milano, il Papa Giovanni XXIII e l'Imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Erano giunti con un gran seguito di cardinali e di principi e qui rimasero circa un mese raggiungendo poi Cremona dove erano attesi da Cabrino. La precisa dato in cui il Papa e l'Imperatore siano arrivati né quando poi ripartirono, è incerto. Lo storico Agnelli occerto la partenza da Lodi il 3 gennaio 1414, il Compi il 13 e sembra che questo dato sia l'esatta, sebbene un altro storico accenni ad una sosta fatta dal Pontefice di un giorno ed una notte nella rocca di Castelnuovo Bocca d'Adda. 

Il congresso, iniziato a Lodi, terminò qui a Cremona portando a termine progetti e trattative. Per otto giorni Giovanni XXIII e Sigismondo di Lussemburgo si trattennero. L' Imperatore aveva osservato con curiosità. L' Imperatore aveva osservato con curiosità il gran numero di torri che si ergevono al sommo delle chiese ed anche da non pochi palazzi cittadini, ma maggiormente l'aveva colpito l'imponente mole del Torrazzo ergentesi sulla piazza maggiore e di fianco al Duomo. Cabrino, venuto a conoscenza di ciò, nel numero dei banchetti offerti ai due coronati che inquel tempo erano definiti i Capi dell' Europa Cristiana, incluse quello che doveva avvenire sul ciglione dell'ammirato Torrazzo e ciò fu accettato degli augusti ospiti.

Nella salita che non è facile ma neppur tanto faticosa, Cabrino ha poche parole coi convitati. Sulla sua fronte si disegnano rughe perchè un pensiero lo tormenta: « Buttarli giù... è tanto facile. Un'occasione come questa non mi capiterà più... Due urli due tonfi... due corpi sfracellati sul lastrico . Scendere giù nella piazza... chiamare i miei a raccolta .. correre a Milano... il Ducato nelle mie mani... Tutta I' Italia mia L'attenzione di tutta I' Europa su di me... ».

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