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15 febbraio 1996

'Sì' definitivo dal Senato
La violenza sessuale è reato contro la persona

Vent'anni di attesa

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

15 Febbraio 2021 - 07:00

'Sì' definitivo dal SenatoLa violenza sessuale è reato contro la persona

ROMA — Dopo quasi vent'anni, la nuova normativa sulla violenza sessuale è diventata legge per alzata di mano, con una larghissima maggioranza del Senato. L'unico gruppo che ha votato contro infatti è stato quello di Rifondazione, mentre a titolo personale due senatori di An (Antonio Lisi e Luigi Natali) e la senatrice di Forza Italia Francesca Scopelliti non hanno partecipato al voto. Ieri, per festeggiare l'approvazione una ventina di parlamentare si sono ritrovate al ristorante a due passi da Montecitorio.

Mancava solo la relatrice della legge alla Camera, Alessandra Mussolini, che era «dovuta tornare a casa dalla pupa». «Finalmente finisce un incubo durato 19 anni», ha commentato Carla Mazzucca del Patto Segni.

Un «triplice successo» per la presidente della Commissione Pari Opportunità, Livia Turco: per la mediazione tra le varie forze politiche, per il coinvolgimento degli uomini seduti in Parlamento, per i punti di grande valore contenuti nel testo.

Un successo, secondo la progressista Giovanna Melandri, ottenuto «malgrado tutto, malgrado la crisi, malgrado l'ostruzionismo e grazie alla tenacia e al senso di responsabilità delle promotrici. Finalmente l'Italia dice addio al Codice Rocco».

Rosa Russo Iervolino sottolinea l'incontro tra culture diverse che «ha creato la possibilità di superare le reciproche barriere e incomprensioni per individuare una sintesi positiva».

Solo Ersilia Salvato, capogruppo di Rifondazione al Senato, ha parlato di «scelte ambigue e contraddittorie», frutto di «una cultura ipocrita e bacchettona».

Mentre per il cardinale Ersilio Tonini si tratta di «una vittoria mutilata» visto che se da un lato «si è dato valore alla gravità del reato» dall'altro «si è scesi a compromessi» sull'abbassamento dall'età per la presunzione di consenso ad un rapporto sessuale.

Sono molte le novità che la legge introduce ma quella fondamentale è il cambio di una sola parola da «morale» a «persona».

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