L'ANALISI
07 Luglio 2020 - 12:32
Già si parla di un processo per alto tradimento contro il "gruppo anti-partito"
MOSCA, 4. — La grande epurazione iniziata in Russia continua. Oggi il Praesidium del Soviet Supremo dell'URSS ha esonerato dalle cariche che occupavano in seno al Governo Molotov, Kaganovic e Malenkov. A sostituire Malenkov a capo del Ministero delle Centrali Elettriche è stato nominato Alexis Pavlenko. Molotov e Kaganovic perdono entrambi la Carica di Primo vice Primo Ministro; Malenkov, oltre a quella di Ministro delle Centrali Elettriche, la carica di vice Primo Ministro; Molotov a sua volta perde la carica di Ministro del Controllo di Stato.
In tutta la Russia è in pieno svolgimento una campagna per «spiegare gli avvenimenti»; già parecchie riunioni di attivisti del PCUS si sono tenute per esaminare la risoluzione del Plenum del partito sull'attività del gruppo Malenkov, Molotov, Kaganovic; le riunioni si sono svolte a Mosca, Leningrado, Kiev, Tash Lent, Alma-Ata. Boku, Sverdiovsk, Riga «ed altre città dell'unione». A Mosca la riunione è stata presieduta da Ivan Kapitonov, segretario del comitato della regione della capitale sovietica, e un discorso è stato pronunciato da Nikita Kruscev, Primo Segretario del partito comunista dell'Unione Sovietica. Secondo un comunicato, gli attivisti del partito hanno ovunque sostenuto le decisioni prese.
Perché la crisi in Russia
VIENNA. 4. — Richiesto del suo parere, o delle sue impressioni, sugli ultimi fatti del Cremlino, il dott. Bruno Kalnin, presidente del Partito Socialista lettone, in esilio, ha detto che il nuovo colpo di scena sta a significare:
1) una conferma delle aspre lotte interne fra i capi, del PCUS;
2) un ulteriore passo verso la maturazione di futuri mutamenti, che possono assumere sia il carattere di evoluzione, sia quello di rivoluzione, senza esclusione della possibilità che un movimento evolutivo possa cammin facendo trasformarsi in cambiamento rivoluzionario;
3) una situazione dalla quale potranno attendersi ulteriori sviluppi nei prossimi tempi.
Il dott. Kalnin ha presentato alla conferenza dell'Unione Socialista dell'Europa Centro Orientale (nel quadro del congresso dell'Internazionale Socialista) un lungo e documentato rapporto sulle «prospettive di sviluppo nell'Unione Sovietica». Questo rapporto assume particolare interesse di attualità nel momento presente, perchè espone aspetti fondamentali dell’odierna situazione dell’URSS.
L’analisi dell’opposizione interna dell’URSS – dice il rapporto - mostra che in complesso operano fattori anticomunisti analoghi a quelli che hanno provocato la rivoluzione in Ungheria e il cambiamento in Polonia. È perciò comprensibile che la rivoluzione ungherese abbia suscitato spontanee manifestazioni di simpatia nell'URSS.
Si comprende anche come le richieste dei Consigli rivoluzionari durante la lotta ungherese per la libertà fossero simili in modo sorprendente a quelle dei circoli sovietici d'opposizione. La spiegazione è data dal fatto dell'applicazione degli stessi metodi comunisti di oppressione politica e nazionale e di sfruttamento sociale in tutti i Paesi del blocco orientale. Questi fattori hanno portato alla formazione di una opposizione omogenea.
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