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23 giugno 1983

Eugenio Finardi a Cremona

"La droga non è più nella mia vita"

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

23 Giugno 2020 - 07:00

Eugenio Finardi a Cremona

Intervista dopo il concerto a Cà de' Somenzi

Un pubblico scarsissimo ha assistito allo spettacolo di sabato - Il cantante ha dato comunque un'ottima prova
Poca, anzi, pochissima gente  ha frequentato, sabato sera, il Palazzetto dello Sport di Cà de' Somenzi, ove si è brillantemente esibito uno dei cantautori più importanti del panorama musicale italiano.
Eppure, il concerto di Eugenio Finardi, avrebbe meritato una cornice di pubblico ben diversa, sia per le indubbie capacità del cantautore milanese e della sua «band» (Finardi stesso ci ha rivelato di aver suonato molto meglio quest'anno che non lo scorso anno) che per la validità del suo nuovo LP; in effetti «Dal blu» per suggestione, per creatività vocale e musicale notevole l'impostazione della voce, nel pezzo che dà il titolo al disco, come «emozionanti» sono le tastiere elettroniche in «Amore diverso», per ricchezza di sensazioni ottiche, acustiche ed ambientali, rappresenta, senza tema di smentite, il vertice estetico della produzione artistica di Eugenio Finardi.

Il concerto ha avuto dei momenti di irresistibile emozione (quale sono Finardi sa dare) ad esempio ha innalzato un autentico inno all'amore, con una «trilogia» che ha estasiato i suoi fans.

Eugenio Finardi, ha rilasciato al nostro giornale una intervista in esclusiva.

 — Eugenio, stasera è mancato il "feeling" tra te e il pubblico; freddezza di noi padani o logica lentezza nell'accettare il nuovo Finardi?
«Non sono assolutamente d'accaldo: il "feeling" era ottimo (?!) e, se debbo essere sincero, questa "seconda uscita" è andata senz'altro meglio della "prima", forse perchè era venerdì 17... Stasera io mi sono abbastanza divertito, dal palco sentivo bene e, tutto sommato, ho avuto una buona risposta di pubblico; il fatto poi che ci sia poca gente è relativo in quanto è un anno di incredibile crisi, in cui i nomi internazionali che, costano duecento milioni "a botta" stanno facendo le mille persone, per cui non credo che sia stata così negativa questa serata; c'era un pubblico che voleva sentire quello che noi volevamo fare e l'ha sentito.

«Anzi, direi che Cremona si è dimostrata migliore di altri anni (???!): altre volte c'erano stati problemi di reazione di pubblico... Trovo che stasera la gente è stata stupenda (non siamo assolutamente d'accordo, anche se Finardi, il pubblico stupendo, se lo meritava davvero - n.d.r.).  
È chiaro, i vecchi pezzi sono i più conosciuti. Ti dirò questo: la prima tournée che abbiamo fatto, "Extraterrestre", è stata un "casino", la prima volta che ho proposto "Non è nel cuore", tutti urlavano Baglioni... per dire che la gente arriva sempre un LP dopo; in questo non c'è alcun problema»

— Alcuni "aficionados" del vecchio Finardi hanno invocato a gran voce «Scimmia» (cruda fenomenologia di un eroinomane - ndr), ma tu non l'hai cantata... Perchè?
«Perchè "Scimmia", che è una delle sessanta canzoni che io ho scritto (sinora ho fatto otto LP), è una canzone che ho sempre portato in giro dal "vivo" ma che forse è ora di smettere di fare, perchè mitizza una situazione che io non ho più alcuna voglia di mitizzare.

«Non credo più nella droga, in assoluto. Credo che sia solo negativa, rispetto a tutto e non credo che sia il caso di parlarne, anche di parlarne in negativo, come "Scimmia" fa perchè "Scimmia" è una canzone contro l'eroina.
Sono cose che tutti noi abbiamo pagato troppo caro e che non è il caso che continuiamo a pagare.
Il "quasi mai" di "Scimmia" è diventato, per me, un mai assoluto.

«Non esiste soluzione, questo lo posso dire dopo parecchi anni.. Ieri (venerdì 17 - ndr), hanno arrestato 850 camorristi; guarda, la cosa che io spero di più è che riescano a spazzare via dalla faccia dell'Italia tutto quello che riguarda la droga pesante (forse, anzi sicuramente, chi ascolta certi miei vecchi pezzi ed è ancora immerso in questi vecchi "trip" non può capire...), perchè è meglio che non ci sia. Ormai non mi interessa più che cos'è positivo e che cosa negativo, spero solo che tutti i mafiosi, tutti quelli che hanno speculato sulla nostra pelle e sulla nostra vita paghino e paghino quanto abbiamo pagato noi. Voglio che non si trovi più l'eroina, neanche a pagarla a limoni, lo dico con estrema durezza: non c'è niente da fare... Uccide, è una cosa negativa, che non porta da nessuna parte, che non serve a gente come noi».

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