L'ANALISI
16 febbraio 1956
16 Febbraio 2020 - 07:00
Oltre trecento morti in Europa negli ultimi giorni di freddo eccezionale
Quarta nevicata nel sud
Conclusa la prima fase del "ponte aereo"
ROMA, 15. — Si è conclusa oggi la prima fase del piano di soccorsi d'emergenza che con un «ponte aereo» di 89 «vagoni volanti» dalla Germania (comandi delle forze atlantiche americane dell'Europa sud-orientale) ha messo a disposizione delle popolazioni italiane circa 200 tonnellate di generi alimentari e di vestiario.
Procede intanto l'opera di soccorso, con truppe e volontari, nelle zone maggiormente colpite del Centro- Sud. Oggi si è purtroppo registrata la quarta eccezionale nevicata, ciò che ha aggravato la situazione in tutti quei comuni che sono ancora isolati. Da notare che su tutta l'Italia, dalle Alpi atta Sicilia è in corso una straordinaria ondata di freddo.
Anche a Cremona freddo siberiano: 19,5 sotto zero.
È una delle punte più basse che si ricordino
Nelle case non si possono realizzare temperature elevate perché gli impianti di riscaldamento sono previsti per climi meno crudi
È dal primo giorno di questo eccezionale mese di febbraio, che si annuncia che «quello d'oggi» è stato il giorno più freddo sino ad ora registrato. Si è cominciato a dirlo quando il termometro è sceso a sette od otto gradi sotto zero, lo si è ripetuto quando la colonnetta ha sfiorato i -14; e quando è giunta ai -15 si è detto che con ogni probabilità, alle nostre latitudini, più in basso non avrebbe potuto scendere. Vi era, è vero, il precedente del 1929, l'anno più gelido che si ricordi (per trovarne uno altrettanto freddo, bisogna risalire all'inverno del 1880, del quale i nostri nonni, dopo tanti anni, parlavano ancora con un senso di gelo e di orrore) in cui, in una delle prime notti del mese di febbraio, il termometro, sul piazzale della stazione, era sceso all'incredibile livello limite dei -21. Ma è altrettanto vero che in poche persone se ne accorsero, perchè quel livello non venne raggiunto che nel corso di una gelida notte, poi con il primo sole, l'aria cominciò a scaldarsi, tanto che il termometro fece un balzo in alto di una decina di gradi verso le 9 di quel mattino.
Ora, vien fatto di domandarsi: ieri si è giunti al livello più basso che quest'inverno ci aveva riservato? Oppure sono da temere altre, e più rigide sorprese? Perché la temperatura registrata ieri, è stata una temperatura quasi polare.
Il termometro è sceso a -19,5. E sì può ritenere che quella sia stata la punta più bassa riscontrata ieri in città.
Di questo freddo assolutamente eccezionale, hanno potuto accorgersi, all'alba di ieri, le tante persone che uscivano dalle molte feste che si erano svolte in tanti locali in occasione dell'ultima notte di carnevale e che, probabilmente proprio per la inclemenza della stagione, non sono state in complesso molto frequentate.
Uno dei problemi suscitati dal freddo straordinario di questi giorni, è quello del riscaldamento delle case. Ormai si può dire che non vi è più né abitazione, né ufficio, né negozio, che sia riscaldato a sufficienza. Tutti gli impianti cittadini, infatti, sono stati studiati e calcolati in base a una temperatura minima ragionevole, che nelle nostre zone non supera mai gli otto gradi sotto zero. Normalmente, gli allestitori, assicurano, con una temperatura esterna considerata già assai bassa, una temperatura interna di una quindicina di gradi. È evidente che di fronte ai quasi venti gradi esterni, ogni possibilità di riscaldare a sufficienza case e negozi, cade. Non basta, infatti, riempire di carbone le stufe o alzare al massimo le fiamme dei bruciatori a metani o a nafta, i riscaldatori non possono fornire una temperatura superiore a quella per la quale sono stati studiati. Si vedono così in molti negozi e in molti caffè degli impianti di fortuna collegati con bombole di gas liquido per migliorare la temperatura ambientale.
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