Adottata dai parenti dell'investitore la bimba rimasta senza familiari

LIVORNO, 27. — Una bimba orfana dei genitori, morti in un incidente stradale è stata adottata dai congiunti dell'automobilista coinvolto nell'incidente stesso. La bimba di 6 anni, il 7 giugno scorso era con la madre su una motocicletta guidata dal padre Amedeo. Questi a tre chilometri da Orbetello imboccava La via Aurelia curvando stretto e contromano, andando a scontrarsi con una macchina delle forze americane guidata dal capitano Vincenzo Paolucci, 46enne, da New York, capellano cattolico del centro sbarchi di Livorno il quale era diretto all'aeroporto di Ciampino da dove sarebbe partito per gli Stati Uniti essendo stato informato che sua madre stava male.

Le conseguenze dello scontro furono tragiche: tutti e tre i motociclisti finirono a terra riportando gravi ferite e il Paolucci sbalzato dalla macchina finiva sul selciato rimanendo contuso. Egli però riusciva ad alzarsi e provvedeva a trasportare i feriti all'ospedale di Orbetello, ove Amedeo due ore dopo moriva.

Quella notte padre Vincenzo, rimaneva al capezzale dei feriti. Lasciava l'Italia il giorno dopo trattenendosi a New York per circa un mese.

Là veniva raggiunto dalla notizia della morte della madre della piccola Silvana avvenuta dopo una quindicina di giorni.

La bimba, dal canto suo, era stata trasportata all'Istituto Ortopedico avendo riportato nell'incidente la frattura della gamba sinistra.

Fu allora che una sorella del sacerdote, Maria Paolucci nel Lennard, residente a State Island (New York) manifestò il desiderio di adottare la piccola orfana italiana, nata in quella stessa terra che aveva dato i natali ai suoi genitori essendo infatti i Paolucci originari di Apice (Benevento).

Padre Vincenzo dopo i funerali della Madre, deceduta in agosto, era  tornato in Italia ed aveva interessato i congiunti della bimba ottenendo il loro consenso alla adozione.