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30 ottobre 1966

L'epopea della Divisione "FOLGORE"

Verrà ricordata oggi con una Messa nella Chiesa di San Michele

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

30 Ottobre 2018 - 07:00

L'epopea della Divisione "FOLGORE"

La celebrazione odierna vedrà a Cremona rappresentanti della Lombardia e di altre regioni nell'anniversario dell'immolazione dei paracadutisti della Divisione «Folgore» (23 ottobre – 6 novembre 1942) e di tutti gli eroici soldati italiani caduti sul fronte di El Alamein 

Ecco l’ottobre maledetto, la «prima battaglia d'autunno» del 1942. La terra trema come per uno sconvolgimento sismico, e pareti delle buche franano addosso agli uomini in rivoli di sabbia. Nella notte si discerne un lampeggiare di temporale violento e continuo. Il nemico attacca. Grazie ai lampi continui ora s’illuminano in permanenza uomini e pali.

Devono esserci non meno di quaranta batterie — impegnate contro di noi! — sentenzia il maggiore d’artiglieria Ferdinando Macchiato, che sta su tutta la notte a osservare. II suo binocolo va su e giù, giù e su, quasi ad accompagnare il rotolio degli schianti e dei boati. Fa giorno. Ora il nemico avanza su due colonne, precedute da un centinaio di carri che vomitano vampate di mitraglia. L’intero fronte italiano si anima quando i carri sono giunti a due passi. E’ un urlo generale. La colonna inglese si disperde. Arrivano altri carri, galoppano come elefanti serrati da un incendio. Ripiegano anch'essi terrificati dal fuoco dei soldati Italiani. A mezzogiorno vengono avanti le fanterie nemiche.

Era ora! Dopo tre mesi di vita in buca, i ragazzi della «Folgore» balzano all'aperto, con le uniformi consunte. Sono coi pugnali in mano, che brillano nella viva luce del sole. La battaglia consiste ora in una serie di singoli duelli rusticani. Indietreggiano anche i fanti nemici. Tre volte i carri britannici tentano l’attacco e tre volte vengono arrestati dai nostri infaticabili artiglieri. I carri che non ardono prendono la via del ritorno. Alle ore 16 non restano sul terreno che carcasse fumanti e cadaveri.

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Commenti all'articolo

  • fab.tacco

    30 Ottobre 2018 - 14:46

    Peccato che l'articolo riportato sia solo una parte, sarebbe stato interessante leggere anche quello che manca!

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