L'ANALISI
02 Luglio 2017 - 04:00
Nello spareggio di Pescara il Lecce vince 4-1 e toglie alla Cremonese ogni speranza di promozione. Buttati fuori senza pietà. Due rimpianti: il vantaggio di pochi minuti e il rigore fallito da Finardi.
PESCARA — Doveva essere una stagione trionfale. E invece di questo campionato rimane un mucchietto di cenere, sul quale sventola qualche brandello d'orgoglio. La Cremonese stramazza, falciata dal fuoco incrociato dell'incapacità difensiva sulle palle alte e del rigore che poteva riaprire tutto e invece ha piantato la croce sul tumulo grigiorosso.
La Cremonese viene umiliata dal 4-1 che il Lecce le conficca nella carne ancora vitale; e gli spareggi sfumano addirittura dopo soli 90', lasciando l'eco di una risata agghiacciante, come quattro anni fa. Per la squadra di Mazzia non ci sarà prova
d'appello: il Lecce è a quota tre, che il Cesena potrà raggiungere domenica battendo i grigiorossi a Modena.
Questi ultimi 90' rappresentano ormai escrescenza mostruosa e inutile di una stagione degenerata quando sembrava sul punto di mantenere tutte le sue mirabolanti promesse.
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