L'ANALISI
27 Novembre 2025 - 16:44
Negli ultimi sei mesi il mondo dei robot umanoidi per uso domestico ha vissuto un’accelerazione sorprendente tra figuracce epiche e trionfi tecnologici. I progressi nell’intelligenza artificiale applicata alla robotica hanno prodotto macchine sempre più agili e ‘intelligenti’, mentre aziende di mezzo mondo annunciano prototipi futuristici o mettono in vendita i primi modelli. Dalla caduta rovinosa di un robot russo durante una presentazione (con tanto di colonna sonora di Rocky) ai successi cinesi di robot avanzatissimi in produzione, i mesi recenti sono stati un concentrato di notizie curiose e svolte storiche nel settore.
Cadute di stile: il flop del robot russo AIDOL
L’ambizione era alle stelle: presentare il primo sofisticato robot umanoide ‘Made in Russia’, battezzato AIDOL, come prova della potenza tecnologica nazionale. A Mosca l’ingresso in scena è stato drammatico – AIDOL è comparso sul palco accompagnato dalle note trionfali di Rocky – ma il finale decisamente meno glorioso. Dopo pochi passi incerti, il robot ha perso l’equilibrio ed è crollato faccia a terra, perdendo persino dei pezzi davanti al pubblico attonito. Il risultato? Una figuraccia mondiale: il video del robo-schiaffo ha fatto rapidamente il giro del web, trasformando quello che doveva essere un momento di orgoglio in un meme virale. Insomma, non proprio un debutto da applausi – anzi, una caduta di stile in piena regola.
L’armata dei robot cinesi conquista la scena
Se in Russia si raccolgono i pezzi (letteralmente), in Cina i robot marciano compatti verso il futuro. Lo scorso novembre l’azienda di Shenzhen UBTECH Robotics ha diffuso un video a metà tra il futuristico e l’inquietante: una schiera di robot umanoidi ‘Walker S2’ che marciano in fila indiana verso i container per la spedizione. Non era un film di fantascienza, ma la realtà: UBTECH ha annunciato di aver completato la prima consegna di massa al mondo di robot umanoidi industriali, centinaia di unità spedite ai clienti. Questa sorta di ‘esercito di robot’ è destinato a lavorare in fabbriche e magazzini per compiti di assemblaggio, ispezione e logistica.
Cos’ha di speciale questo Walker S2? È un androide alto circa 1,45 metri progettato per operare nelle linee produttive cinesi. Può persino sostituire da solo la propria batteria, grazie a un sistema autonomo di battery swapping, riprendendo il lavoro in pochi minuti senza intervento umano. Questo dettaglio tecnico è fondamentale: in fabbrica il tempo è denaro e un robot che ‘si ricarica da solo’ è oro puro. Non stupisce quindi che UBTECH abbia già raccolto ordini per oltre 800 milioni di yuan (circa 113 milioni di dollari), con clienti del calibro di BYD, Geely Auto, Volkswagen-Faw, Dongfeng e Foxconn pronti a mettere i robot in prima linea nelle loro fabbriche.
Il maggiordomo acrobata: un robot (cinese) per tutte le tasche?
Ma i cinesi non si accontentano di invadere le fabbriche con androidi instancabili. Vogliono anche entrare nei nostri salotti, possibilmente senza far piangere il portafogli. Ad agosto ha fatto scalpore l’annuncio della startup cinese Unitree Robotics: il loro nuovo umanoide Unitree R1 sarà venduto a partire da 5.900 dollari (circa 5.500 euro). Una cifra shock in un campo dove finora si parlava di centinaia di migliaia di dollari. Il R1, definito ‘intelligent companion’, pesa appena 25 chili ma è un concentrato di agilità e intelligenza: ha 26 giunti mobili che gli conferiscono una flessibilità da ginnasta, e integra un modello AI multimodale per riconoscere volti, oggetti e rispondere ai comandi vocali. Nei video dimostrativi lo si vede correre, piroettare, fare shadowboxing e persino lanciarsi in capriole e verticali da far impallidire un atleta. Insomma, un piccolo acrobata di metallo che finalmente non è riservato solo ai laboratori militari o universitari: per la prima volta un umanoide bipede diventa (quasi) abbordabile anche per ricercatori indipendenti, sviluppatori hobbisti o – chissà – qualche facoltoso appassionato.
Iron e l’intelligenza incarnata: l’asso nella manica di XPeng
Sempre dalla Cina arriva un altro colpo da maestro, questa volta da una casa automobilistica convertita alla robotica. XPeng, nota per le auto elettriche (rivale cinese di Tesla), ha presentato a novembre il suo primo robot umanoide chiamato in codice ‘Iron’. E qui si passa al livello successivo: durante l’evento ‘AI Day 2025’ di XPeng, Iron è apparso sul palco con sembianze talmente umane da lasciare tutti a bocca aperta. Hanno scelto un modello femminile, con andatura da passerella, tanto che alcuni addetti ai lavori, durante le prove, hanno chiesto se sotto ci fosse una persona in costume. Invece era proprio un robot, frutto di sette generazioni di prototipi e di una precisa filosofia: XPeng ha dichiarato di aver abbandonato i precedenti esperimenti su quattro zampe perché solo una forma antropomorfa può davvero operare negli ambienti umani quotidiani. Tutto questo cervellone gira su tre chip AI proprietari ‘Turing’ sviluppati da XPeng stessa, con una potenza dichiarata di 2.250 Tops, numeri da capogiro che indicano come Iron sia un vero mostro di calcolo su gambe.
Iron sarà il primo robot umanoide al mondo alimentato da una batteria interamente allo stato solido, inoltre sfoggia due mani altamente sofisticate, con 22 gradi di libertà ciascuna, avvicinandosi alla destrezza di una mano umana. Può piegare la schiena grazie a una spina dorsale artificiale flessibile, per chinarsi e raccogliere oggetti come farebbe una persona. E per renderlo più ‘simpatico’ in ambiente sociale, ha persino un volto digitale: uno schermo curvo 3D sul capo che mostra espressioni ed emozioni a pixel. Ma la vera chicca è la personalizzazione: XPeng propone di rendere Iron ‘su misura’ per l’utente, con diverse corporature, sesso e persino una pelle artificiale morbida al tatto. Il robot potrà essere alto o basso, più snello o più robusto e perfino ‘maschio o femmina’ a seconda delle preferenze dell’acquirente.
La roadmap della società prevede di avviare la ‘preparazione alla produzione di massa’ già da aprile 2026, con l’obiettivo di arrivare a piena produzione entro fine 2026. Iron farà il debutto come guida turistica, assistente in shopping mall, receptionist in showroom. Il primo posto dove lo si vedrà ‘dal vivo’ sarà probabilmente negli store XPeng stessi, come addetto che accoglie i clienti e presenta i prodotti. Una scelta astuta per rodare i robot in ambienti semi-strutturati, sotto gli occhi dei tecnici, prima di affrontare la giungla domestica dei nostri appartamenti.
Quel che è certo è che il 2025 ha segnato un salto di qualità. Fino a pochi anni fa i robot umanoidi erano poco più che attrazioni da fiera, camminavano impacciati e rispondevano con voci metalliche pre-programmate. Oggi iniziamo a vedere androidi che ballano, fanno capriole, salutano e magari sanno pure tenere una breve conversazione grazie alle nuove IA generative. La strada per il robot domestico tuttofare – quello che cucina, pulisce e magari ci tiene compagnia chiacchierando – è ancora in salita, ma non è più fantascienza.
Come ha scritto qualcuno, stiamo entrando nell’era dell’‘intelligenza artificiale incarnata’, dove l’AI esce dal computer e prende corpo nel mondo reale.
Nel frattempo, godiamoci lo spettacolo fatto di cadute comiche e imprese incredibili. In fondo, ogni rivoluzione tecnologica ha i suoi scivoloni iniziali.
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