L'ANALISI
18 Marzo 2014 - 18:36
CREMA — «Questa televisione, pubblica o privata essa sia, non ha portato emancipazione. Anzi, soprattutto per quanto riguarda le donne, è stata seminatrice di disumanizzazione e sessismo». E’ l’atto d’accusa con il quale Lorella Zanardo ha riassunto la portata del suo impegno degli ultimi anni che l’ha condotta a incontrare migliaia di studenti, professori e famiglie in tutta Italia nel nome del ritorno a un’emittenza che, com’era nel dna originario della Rai, torni a essere educativa.Zanardo lunedì sera è stata la protagonista del Caffè Letterario di Crema per presentazione del suo libro ‘Senza chiedere il permesso, come cambiamo la tv (e l’Italia)’ pubblicato da Feltrinelli, per una serata organizzata in collaborazione con la Consulta per le pari opportunità del Comune di Crema. Intervistata da Paolo Gualandris, del giornale ‘La Provincia’, la coautrice del documentario ‘Il corpo delle donne’ ha raccontato il suo lavoro di valorizzazione delle nuove generazioni e di denuncia del sistema televisivo italiano che l’ha portata ad essere indicata dalla International Alliance for Women come ‘una delle cento donne che stanno contribuendo a migliorare la condizione della donna e essere eletta dal quotidiano online americano ‘The Daily Beast’ tra le 150 donne più coraggiose del mondo.
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