L'ANALISI
22 Maggio 2013 - 15:32
Uno scorcio delle mura di Sabbioneta
SABBIONETA - Venerdì 24 alle 15.30 presso il Teatro all’Antica di Sabbioneta si terrà un convegno organizzato dal distretto culturale nell’ambito dell’iniziativa denominata 'Cantieri Aperti', attraverso il quale sarà presentato ufficialmente il lavoro di restauro del pregevole manufatto cinquecentesco. Il seminario di approfondimento, dopo i saluti di Marco Aroldi sindaco di Sabbioneta e di Elena Aiello direttore dell’associazione Distretto Culturale 'Le Regge dei Gonzaga', sarà aperto dall’assessore alla Cultura Giovanni Sartori, storico dell’arte e conoscitore della storia di Sabbioneta, che illustrerà le fasi di edificazione della città murata nella seconda metà del Cinquecento. Seguirà Luigi Fregonese del Politecnico di Milano che parlerà del complesso lavoro di diagnostica effettuato attraverso rilievi al Laser-Scanner. Interverrà poi l’architetto Andrea Marchini che parlerà delle fasi di progettazione del restauro. Concluderà il simposio il geometra Luca Davoli dell’impresa Azimut che relazionerà sulle fasi operative del cantiere e sulla realizzazione dei restauri in opera. Alle 17.30 seguirò un percorso guidato intorno all’opera restaurata.
I baluardi furono realizzati tra il 1560 e il 1565 nella prima fase di realizzazione della cinta muraria per volere dell’allora marchese Vespasiano Gonzaga. Le opere furono appaltate al costruttore piacentino Paolo Tusardi che si occupò insieme al figlio Bassano della costruzione di tutta la cinta muraria fino al 1591. La fortificazione fu probabilmente progettata dallo stesso Vespasiano Gonzaga il quale si avvalse della consulenza di esperti ingegneri militari tra i quali il novarese Girolamo Cattaneo autore di un pregevole trattato di architettura edito in quegli anni a Brescia. Agli inizi degli anni ’90 del Novecento, grazie ad un corposo finanziamento FIO, la città è stata oggetto di importanti operazioni di consolidamento e restauro, che hanno interessato anche la cinta muraria con un imponente lavoro di recupero. Negli anni successivi non sono più stati promossi interventi di pulitura delle mura da arbusti infestanti e di conseguenza i problemi legati alla crescita di vegetazione spontanea hanno rischiato di compromettere l’imponenza e la solidità delle mura. Negli ultimi anni si è iniziato una manutenzione programmata che ha previsto la disinfestazione meccanica e chimica lungo tutto il percorso, programmandolo per lotti, sino ad arrivare a intervenire sull’intero perimetro murario. L’attenta opera di manutenzione ordinaria che ogni anno viene ripetuta ha impedito dunque che la vegetazione si sia appropriata nuovamente del paramento murario. Anche a seguito dell’attenzione costante dimostrata dalle amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli ultimi 15 anni, scongiurando così altri costosi interventi straordinari, la Città di Sabbioneta insieme a Mantova ha ottenuto nel 2008 l’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale. Nel piano di gestione del sito UNESCO “Mantova e Sabbioneta” è stato realizzato un progetto di valorizzazione della città in cui è previsto un Parco Urbano delle mura con percorso di visita intorno alla cinta. L’intervento realizzato nel 2011 nell’ambito del progetto “Cantieri Aperti” ha restituito la dignità di monumento storico cinquecentesco che ancora oggi è l’elemento identificativo di Sabbioneta.
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