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IL COMPLEANNO

Festa a Mondini, il decano degli allevatori compie 103 anni

Castelverde: tra i messaggi per la ricorrenza, gli auguri del mondo agricolo e non solo

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

29 Dicembre 2025 - 19:00

Festa a Mondini, il decano degli allevatori compie 103 anni

Pietro Mondini, con i suoi 103 anni, decano degli allevatori cremonesi

CASTELVERDE - Centotré anni non sono una ricorrenza: sono una categoria. E infatti Piero Mondini, decano degli allevatori cremonesi, li attraversa con lo stesso passo che ha sempre avuto: misurato, lucido, senza bisogno di alzare la voce. Niente festa in grande stile, questa volta. Ma il telefono, quello sì, oggi ha suonato tutto il giorno. Anzi: ha suonato così tanto che a fare da filtro è stata la figlia Paola. «In pratica sono diventata la segretaria – sorride –. Papà non usa più il cellulare, ma è stato sommerso da messaggi e chiamate. Dal mondo agricolo e non solo. È stato bellissimo».

Mondini compie 103 anni e resta un punto fermo di un sistema che, senza figure come la sua, non sarebbe diventato quello che è oggi. Socio storico della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, capitano d’impresa e uomo di larghi orizzonti, agricoltore prima ancora che dirigente. «Piero Mondini è una di quelle persone che non hanno mai avuto bisogno di presentazioni – sottolinea il presidente della Libera Cesare Soldi –. È stato ed è un riferimento umano e professionale. Ha attraversato, insieme a noi, decenni di cambiamenti mettendo sempre al centro il merito, la lungimiranza e il rispetto delle persone. La sua storia parla da sola, ma soprattutto parla ancora al presente».

Una presenza che ha inciso sulle istituzioni e sulle relazioni, sempre con lo stesso stile: costruire, tenere insieme, mediare senza mai perdere di vista l’obiettivo. Lo racconta bene anche Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere, che con Mondini ha condiviso passaggi cruciali. «Il mio primo ricordo risale ai tempi dell’Apa – racconta –. Poi le nostre esperienze si sono intrecciate in diversi contesti, dall’associazionismo agricolo alla Banca Popolare. Mondini è una figura iconica della zootecnia cremonese. È, letteralmente, la storia vivente della Fiera di Cremona. Anche perché sorge dov’è grazie a lui».

Un legame che non è rimasto solo di rito. «Nel 2021 lo chiamai per inaugurare le Fiere insieme al ministro Patuanelli – ricorda Biloni –. Da lì il rapporto è diventato sempre più umano. Ci sentivamo spesso al telefono. La sua particolarità è l’equilibrio: la capacità di tenere insieme idee diverse, visioni anche lontane, con intelligenza e rispetto. È stato un uomo importante sotto ogni aspetto, da quello relazionale a quello strategico. A un certo punto mi ha chiamato ‘fratello’. Con l’età e il passato che ha, e che rispetto profondamente, non mi sento nemmeno degno di un titolo così grande. Ma fa un gran piacere».

E forse è proprio questo il tratto che rende Mondini ancora oggi centrale: non l’elenco degli incarichi, che pure è lunghissimo, ma la qualità delle relazioni. Presidente della Camera di Commercio, tra i fondatori dell’Associazione Provinciale Agricoltori, tra i padri della Fiera di Cremona, Grande Ufficiale della Repubblica. Tutto vero. Ma sempre vissuto senza ostentazione, con quella concretezza che lo ha reso credibile per generazioni di allevatori. Resta lucidissimo, e come chiunque lo sia davvero, anche umile.

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