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L'ASSEMBLEA A PALAZZO DELLA VALLE

Soldi nella Giunta nazionale di Confagricoltura

Il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi eletto nell'esecutivo in rappresentanza della Lombardia

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

28 Maggio 2024 - 21:13

Cremona nel board di Confagricoltura:

Cesare Soldi e Massimiliano Giansanti

CREMONA - L’assemblea nazionale di Confagricoltura, oltre ad avere confermato per acclamazione (e per il terzo mandato consecutivo) il presidente Massimiliano Giansanti, ha proceduto all’elezione dell’esecutivo, nel quale ha fatto il suo ingresso il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Cesare Soldi, garantendo così rappresentanza alla Lombardia.
Le altre regioni che hanno conquistato un seggio sono Piemonte, Veneto, Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Sardegna, Puglia, Calabria e Lazio con Giansanti.

«La mia elezione in Giunta – spiega il presidente Soldi – garantisce rappresentanza alla Lombardia in quella che è stata una competizione vera, ed ha visto tre nuovi ingressi, me compreso. Considero naturalmente un onore entrare a far parte di quello che è il vero e proprio motore delle politiche sindacali della nostra organizzazione. Aggiungo che quella di ieri è stata un’assemblea molto partecipata, dunque la composizione dell’organismo definita dal voto può considerarsi espressione piena della volontà degli imprenditori agricoli, nelle loro diverse articolazioni territoriali, sindacali e delle federazioni di prodotto».

«Per quanto riguarda il lavoro che ci aspetta nei prossimi quattro anni - prosegue il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi -, condivido in pieno quanto è stato illustrato dal presidente Giansanti. Con un ‘programma partecipativo’ che si basa su quattro ‘pilastri di sviluppo’: digitalizzazione & semplificazione; sostenibilità & nuovo modello agricolo; consulenza, finanza & gestione dei rischio, governance e capitale umano. Il documento sottolinea inoltre la necessità di accompagnare il ricambio generazionale, di attrarre e/o sviluppare nuovi talenti e competenze per garantire la sostenibilità e l’innovazione a lungo termine della nostra organizzazione. Raccomanda l’adozione di strategie organizzative rigorose, capaci però di tener conto delle specificità locali, per massimizzare l’efficacia delle politiche di sviluppo; ma anche di innovare le strutture rappresentative, per rispondere meglio e più rapidamente alle esigenze attuali ed in evoluzione degli associati».

‘Bisogna quindi anche rafforzare la capacità di intercettare e anticipare le esigenze degli associati stessi, e allo stesso tempo quella di difendere e promuovere efficacemente i loro valori e le loro priorità’, evidenzia il programma di mandato.

«Non solo. La crescente domanda di consulenze avanzate da parte delle imprese più dimensionate implica la necessità per Confagricoltura di evolversi continuamente, offrendo servizi innovativi ed al passo con le complesse dinamiche del settore. Questa rappresenta non solo la risposta ad una domanda di mercato, ma anche uno strumento di fidelizzazione del socio attraverso il rafforzamento della capacità reddituale. E la redditività delle imprese costituisce senza dubbio un elemento centrale - se non addirittura quello fondamentale - per il quale dobbiamo continuare ad impegnarci; garantendo così stabilità e certezze, fondamenta irrinunciabili per ogni realistica prospettiva di investimento e sviluppo».

Molti temi, sui quali Confagricoltura è impegnata da tempo, mediante un lavoro al quale ha contribuito fattivamente e nel segno di una proposta costruttiva anche la Libera.

«Con questo voto, inoltre – ha concluso Soldi – proprio la Libera torna nella giunta nazionale di Confagricoltura dopo diversi anni. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno consentito di svolgere questo percorso; peraltro avviato da tempo visto che partecipavo già ai lavori del consiglio direttivo nazionale, e questo ha contribuito a far maturare la mia esperienza. Ringrazio chi ci ha sostenuto, i membri di giunta che hanno creduto ad una visione comune; ma anche – ovviamente – quanti ci hanno preceduto; e penso in particolare al vicepresidente uscente Matteo Lasagna, che ha avuto un ruolo importante nello scorso mandato, tracciando la strada verso quello appena iniziato».

 

 

 

 

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