L'ANALISI
04 Ottobre 2021 - 18:28
Enzo Galbiati festeggia con la famiglia
SPINO D'ADDA - La gioia e le lacrime liberatorie di Enzo Galbiati, neo sindaco con soli 15 voti di margine su Paolo Riccaboni, esplodono pochi minuti prima delle 18, quando il conteggio all’ultimo dei sei seggi, iniziato con un vantaggio di un punto, assegna alla sua lista altre 14 preferenze in più. Il 60enne ex autista delle Autoguidovie ha coronato il suo sogno di mettersi in primissima persona «al servizio degli spinesi». Una passione che va avanti da 25 anni, dopo aver ricoperto tutti i ruoli di amministratore pubblico: assessore, consigliere di minoranza e quindi vicesindaco (nell’ultimo mandato).
Galbiati ha tenacemente voluto questa opportunità, che ha raggiunto formando una squadra fatta di alcune certezze, una su tutte l’assessore al Welfare Eleonora Ferrari, capace di portare in dote 184 preferenze — già sicura la nomina a vicesindaco — ma anche diversi volti nuovi. Tra loro un gruppo di ragazzi giovani, tra cui spicca l’exploit di Marco Gobbo. Un esordio con il botto, ben 138 voti personali. Quelli ottenuti dalla lista di Galbiati sono stati 9 in più rispetto ai 1.616 che avevano consentito al sindaco Luigi Poli di battere Riccaboni cinque anni fa. Il tutto a fronte di un calo della presenza alle urne piuttosto sensibile: dal 69,4% del 2016 al 63,75% di questa tornata. Nel 2011, quando vinse Riccaboni, si era recato alle urne il 75% degli aventi diritto.
La forza di Galbiati è stata quella di tenere vicino il proprio elettorato e magari portare via voti anche dall’altra parte, cosa che gli ha permesso di far fronte ad un pesante cambio di casacca, come quello di Antonia Grazzani, medico di base del paese, cinque anni fa candidata con lui e stavolta con Riccaboni. Una dote da 100 preferenze che non è bastata al farmacista di Lodi per tornare a sedersi sulla poltrona di sindaco.
Da una prima analisi del voto sembra evidente che il centrodestra, tornato compatto dopo la clamorosa rottura tra la Lega e Riccaboni che certamente costò la vittoria cinque anni fa, non abbia saputo sommare le proprie forze. Ci sarà tempo per una disamina approfondita. «L’emozione è fortissima — il commento a caldo di Galbiati, abbracciato dalle tre figlie, dai due nipotini e dalla moglie —: sono partito consapevole della difficoltà di restare al governo del Comune. Sapevamo tutti che sarebbe stata una sfida tirata. In contemporanea però ero tranquillo in quanto sapevo di aver fatto tutto il possibile, sia per il bene di Spino negli ultimi cinque anni, sia in campagna elettorale. Hanno vinto la continuità e il lavoro e i cittadini hanno premiato il lavoro».
Dopo la proclamazione al seggio uno, la festa è continuata dove si era conclusa la campagna elettorale, al circolo Arci del paese. Al solito stamattina Galbiati sarà in municipio, come ha sempre fatto da 25 anni a questa parte, ma entrarci da sindaco sarà una sensazione completamente differente.
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