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Fino al 3 maggio

Europa e guerra, mostra sulla Memoria degli studenti a Cremona

Betty Faustinelli

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10 Aprile 2015 - 13:39

Europa e guerra, mostra sulla Memoria degli studenti a Cremona

Cremona - Sala Alabardieri di palazzo Comunale

CREMONA —C’è voglia di far sì che storia e memoria si incontrino nel fare esperienza, nel coniugare sapere e conoscenza. Questa è la bella sensazione regalata nel salone dei Quadri di palazzo Comunale per la prima di tre mattine che il comitato Essere cittadini europei – Percorsi per una memoria europea attiva– coordinato da Ilde Bottoli – ha organizzato per l’inaugurazione della mostra Trincee di pace, realizzata dagli studenti di Marazzi/Apc, Stanga, Sraffa, Racchetti/DaVinci, liceo Vida, Polo Romani di Casalmaggiore, Anguissola, Einaudi, Manin, Munari, Torriani, Pacioli, Aselli e Stradivari. La mostra didattica — che rimarrà allestita fino a domenica 3 maggio — intende anticipare e promuovere una riflessione sul Viaggio della Memoria del prossimo 21, 22 e 23 aprile, ma anche fare da testimonianza al centenario della Prima Guerra Mondiale e al settantesimo della Liberazione. Ed è in questo intrecciarsi della memoria storica e delle guerre che si articola il percorso triennale dal titolo: La nuova Guerra dei Trent’anni in Europa, in cui storia del Novecento e conflitti contemporanei si intrecciano. I lavori dei ragazzi allestiti in sala degli Alabardieri sono la punta di un iceberg che si compone di video, presentazioni in power point, prodotti multimediali che da giovedì 9 fino a sabato 11 aprile avranno il loro ideale e intenso palcoscenico performativo in palazzo Comunale. A fare gli onori di casa è stato il vicesindaco Maura Ruggeri ch e ha messo in evidenza come la storia recente e la comune appartenenza all’Europa siano due tasselli importanti, da non dare mai per scontati e da costruire insieme. Da qui l’i mpegno dell’amministrazione Comunale nel sostenere il progetto. «A rendere tutto possibile — ha sottolineato Ilde Bottoli — anche gli sponsor CremonaFiere, Fondazione Arvedi Buschini, Anpi Soresina, gli enti locali, le associazio ni territoriali per la pace che hanno calmierato i costi del viaggio permettendo la partecipazione a molti studenti».

A fare da capofila alle diciassette scuole che partecipano all’iniziativa è il Torriani, ieri rappresentato dalla preside Roberta Mozzi che ha sottolineato come la creatività dei ragazzi ogni volta stupisca e dia nuova fiducia e linfa anche alla missione docente e come lo sguardo dei ragazzi di oggi aiuti anche i professori a leggere con occhi nuovi e prospettive inedite la storia del XX secolo.
«Non è un caso che il ventunesimo Viaggio della Memoria porti gli studenti cremonesi nei luoghi in cui storia recente e antichi conflitti si intrecciano —ha spiegato Ilde Bottoli —. Visiteremo il Museo della Grande Guerra di Gorizia, percorreremo il Sentiero dalla fratellanza, a Lubiana visiteremo il Museo dellaStoriaslovena vedendo come equanto dolore e orrore provocarono gli italiani fascisti e ancora andremo a Gonars, sede di un campo di concentramento fascista di cui non è rimasta alcuna traccia ma di cui esistono testimonianze, lettere che ne raccontano gli orrori. Ma il Via gg io della Memoria ci condurrà a rileggere i conflitti europei dalla Grande Guerra fino al conflitto dei Balcani negli anni Novanta.
Insomma lo sforzo è raccontare la storia che confina con il presente, è vedere come l’Europa sia stata percorsa da una Nuova Guerra dei Trent’anni che l’ha modificata, insanguinata, ma che costituisce anche il punto su cui riflettere per coltivare con consapevolezza un’Europa di pace».
Per capire come tutto ciò si sia coniugato in azione e ricerca bastava ascoltare i ragazzi di Marazzi, Sraffa, Stanga, Racchetti/Da Vinci che ieri hanno esposto ai loro coetanei i lavori fatti. In questo senso Arianna Rovidadel Marazzi ha illustrato l’installazione di una sorta di manichino emblema che racchiuso nelle date 1938 – 1945 dice dello sterminio perpetrato dai nazisti, delle violenze dei lager, dall’umiliazione dell’u m a- nità. Non meno interessante è il lavoro realizzato dalle classi quarta e quinta C dell’istituto Stanga di cui in mostra c’è un manifesto ma che si compone in una serie di slide che prendendo a pretesto iluoghi che toccherà il Viaggio della Mem oria raccontano come a Lubiana, piuttosto che Gorizia la storia si faccia fisica, sia un luogo, una trincea, piuttosto che i volti dei soldati in combattimento, ha spiegato Pi e t r o Brocca facendo scorrere le slide di unlavoro dianalisi eriflessione collettiva, partito dalla canzone Zombie dei Cranberries . Anche in questa commistione di linguaggie di spunti c’è il valore aggiunto della mostra Trincee di pace fino a domenica 3 maggio allestita in Sala degli Alabardieri.
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