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AGRICOLTURA SOCIALE

Attività rurali e solidarietà attraverso il contatto con la natura e gli animali

Il territorio cresce sul piano sociale grazie al progetto cofinanziato da Fondazione Comunitaria. Alla cascina didattica Isola Gerre gli ospiti del Vismara per una attività «sociale» importante

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

29 Gennaio 2023 - 09:39

Attività rurali  e solidarietà attraverso il contatto con la natura e gli animali

PIZZIGHETTONE - Mentre il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti spingono sull’acceleratore nella direzione di un’agricoltura sempre più legata alla sostenibilità anche in campo sociale, nuovo tema caldo anche nella Pac in partenza proprio quest’anno, il Cremonese si riscopre apripista e pioniere anche in questo campo. Dalla scorsa estate infatti, a Pizzighettone, un progetto cofinanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona ha preso i contorni di una bella favola: si tratta del legame che unisce l’agriturismo-cascina didattica Isola Gerre, nuova Fattoria Sociale del territorio, con la Fondazione Istituto Vismara De Petri. Gli ospiti, centinaia di anziani e diversamente abili, sono diventati frequentatori abituali della realtà rurale e agricola dove, immergendosi nella natura e a contatto con gli animali, sperimentano percorsi di cura non farmacologici che migliorano il loro benessere, permettono di sviluppare le capacità individuali ma, soprattutto, li rendono felici.

Come e perché è nato tutto questo? «L’idea – spiega la responsabile dei Servizi Sociali di Pizzighettone Simona Spelta – nasce dalle titolari della Fattoria Sociale Pia Colombani e Francesca Bricchi che hanno messo la loro esperienza e la realtà che gestiscono al servizio degli ospiti del Vismara». Il segreto sta nell’agricoltura che incontra i bisogni del territorio, attraverso il contatto umano, e cresce a sua volta: «Tanti degli ospiti della struttura che vengono in fattoria e seguono laboratori e pet therapy hanno vissuto o lavorato in campagna – spiega Bricchi – e condividono con noi le storie del passato. Che attrezzi si usavano, come ci si rapportava. Tutto ciò è gratificante e affascinante».

Un reciproco percorso di miglioramento che parte dalla cura dei visitatori, attraverso le tecniche più naturali e benefiche che esistano. A impatto zero, a vantaggio massimo: «Ci sono, ad esempio, gli interventi assistiti con gli animali studiati sulle necessità di ogni singolo ospite. Adesso stiamo sperimentando con successo l’esperienza coi nostri Bovari del Bernese – racconta Bricchi –. Il cane va a stimolare il suo accompagnatore, lo rilassa, o ancora lo aiuta nella deambulazione. E non solo: abbiamo laboratori sensoriali con le foglie, altri ancora dedicati alle erbe del nostro territorio, poi ancora attività dinamiche e creative con quanto raccolto nelle passeggiate».

Per gli ospiti del Vismara-De Petri un vero toccasana, con miglioramenti evidenti da subito: «Si tratta di un progetto molto importante per gli ospiti – analizza l’esperta Spelta –. Le persone diversamente abili ne beneficiano ad esempio incrementando la motricità fine, come gli anziani a livello mnemonico». Ma perché proprio Isola Gerre, perché dal Vismara? Cosa lega queste due realtà apparentemente distanti? La dirigente del settore sociale non ha dubbi a riguardo: «Per l’istituto è importante mantenere un legame forte con il territorio in cui gli ospiti sono inseriti. E la Fattoria Sociale è una realtà territoriale aperta e vicina. De-istituzionalizza la cura, crea momenti di benessere, abbassa lo stress, con i suoi ambienti all'aria aperta permette percorsi terapeutici senza rinunciare alla normalizzazione della quotidianità che per gli ospiti è fondamentale».

Da progetto a realtà, dunque. E fa già scuola, letteralmente. Gli istituti scolastici del territorio si sono già inseriti nel circuito, coi bambini che hanno potuto incontrare, nella fattoria, nonni e amici del Vismara creando momenti di scambio intergenerazionale. Il tutto proseguirà fino alla prossima estate. Ma già a maggio l’esperienza diventerà accademia: l’Istituto Vismara promuoverà a maggio un convegno dedicato proprio a questo tema, cioè ai percorsi di cura diversificati e non farmacologici, e gli esperti della Fattoria Sociale saranno i protagonisti dell’evento.

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