L'ANALISI
10 Giugno 2022 - 14:32
ROMA - Il tempo dell’attesa e dell’indecisione è finito con il primo caso di Psa riscontrato ieri in un allevamento di suini nei dintorni di Roma. Per Confagricoltura, quanto accaduto era facilmente prevedibile ed evitabile se si fossero messe in atto le necessarie misure di prevenzione. La minaccia, rappresentata dalla Peste Suina, fa sapere l’associazione in una nota, «è stato uno dei temi affrontati dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nel corso degli incontri avuti ieri e stamani con alcuni rappresentanti del Governo». Confagricoltura esprime quindi, «forte preoccupazione per i rischi a cui l’intero comparto suinicolo nazionale oggi è esposto e torna a chiedere interventi radicali e immediati per il contenimento della popolazione dei cinghiali allo stato brado, principali vettori del virus. La stessa concretezza e velocità sono necessarie sul fronte economico, riconoscendo alle aziende colpite sostegni per gli interventi di biosicurezza e ristori per i danni. La Confederazione continuerà a tenere alta l'attenzione sul tema fino a quando non si concretizzeranno i provvedimenti ormai non più rinviabili». (ANSA)
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