L'ANALISI
Domenica 15 gennaio
02 Gennaio 2017 - 17:31
Stradella (Pv) - Esiste in alcuni di noi la memoria storica o il lontano ricordo di una Napoli vissuta mentre già stava cambiando. Questa preziosa memoria è stata, per Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro, il primo filtro ma anche lo stimolo, dopo la felice esperienza di Viviani Varietà, per continuare a lavorare su un nuovo spettacolo che potesse avere come testimonianza di questo mondo, così ricco, la figura stessa di Raffaele Viviani attraverso il suo teatro (particolarmente quello degli atti unici), le sue parole, il suo canto scenico privilegiando così quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che era la Napoli dei quartieri, quella parallela urbana (aperta all’influenza e alle commistioni con il teatro e il Varietà europeo) e di un altro sud che premeva sulla città.
È nato così Teatro del Porto pensando ad uno spazio neutro sospeso tra il mare e la terra (quasi un “porto delle nebbie” come l’abbiamo chiamato durante le prime prove) uno spazio spazio sospeso tra mare e terra, dove Viviani ci conduce per mano attraverso il suo teatro, per ricordare i sogni partenopei, ma anche per dare a parole antiche come “mediterraneo” ed “emigrazione” nuovi significati.
Per info: 0385.246569 - info@teatrosocialestradella.it - http://www.teatrosocialestradella.it/
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