Ma corso Garibaldi non è isola pedonale

E' circa un anno che l’ultimo tratto di corso Garibaldi è diventato strada chiusa. Parlo di strada chiusa e non di isola pedonale, perché questo è un titolo di cui non può fregiarsi, in quantomancano tutti i servizi e la condizioni per poter parlare di isola pedonale. Grande è il danno economico, patito in questo anno dalla maggioranza delle attività commerciali presenti nel tratto interessato. In 25 anni di attività, un’idea me la sono fatta. Corso Garibaldi è stato concepito, basta guardare una piantina, come via per attraversare la città, arrivare a ridosso del vero centro cittadino e poter andare a destra (piazza Vida), verso zona Po e a sinistra (via Palestro) verso l’ospedale, evitando giri viziosi. Inoltre troppi sono i passi carrai presenti, che significano comunque via vai di mezzi di residenti e autorizzati. La vedo come una forzatura, voler fare ‘isola’ ciò che ‘isola’ non può essere. Varia è la tipologia degli esercizi commerciali presenti, con tanti negozi di commercio al minuto penalizzati da questa chiusura, che viene vissuta dai clienti come un vero e proprio impedimento a raggiungere i negozi stessi. Vanno benissimo le varie manifestazioni nei fine settimana,ma il problema grosso è il ‘deserto’ che c’è dal lunedì al venerdì. Ripopolare e rendere facilmente accessibili corso Garibaldi nei primi 5 giorni della settimana, questo è il nodo da sciogliere.
Piergiorgio Dicataldo
(Cremona)

Ha ragione. Corso Garibaldi non è parte dell’isola pedonale. Ma esiste a Cremona una zona che può definirsi tale? Direi di no. La nuova giunta dovrà decidere una volta per tutte come sistemare la zona a traffico limitato e come attrezzarla. La soluzione radicale è quella di chiudere il centro in prossimità delle porte. Non credo che i nuovi amministratori abbiano il coraggio di farlo.