Vedo positivamente che la Provincia di Cremona ripropone il Terminal Intermodale al Porto (14.750.000 euro), la cui progettazione è stata realizzata a spese dei Soci della Porto - Polo Logistico di Cremona, quale buon esempio di collaborazione fra pubblico e privato, ma purtroppo è lo stesso Salini a dirci che sarà difficile trovare le risorse per realizzarlo. Male risorse invece ci sarebbero eccome, se si cominciassero davvero a rivedere le priorità della spesa pubblica alla luce di un nuovo modello di trasporti più efficiente e meno inquinante. I futuri governi centrali e regionali (in particolare quello lombardo) dovranno rinunciare a costruire nuove autostrade e concentrare le poche risorse disponibili per potenziare ferro e acqua, riducendo costi e inquinamento: pensate che ogni anno entrano in Lombardia circa 400 milioni di tonnellate di merci (molte pericolose) che viaggiano quasi interamente su gomma. Ecco perché le risorse per realizzare il Terminal Intermodale al Porto di Cremona, unico in Italia con le tre modalità acqua-ferro- gomma, devono avere priorità assoluta e per questo invoco il sostegno di tutti i neo-eletti rappresentanti del territorio. Giorgio Albera (presidente del Cda Porto - Polo Logistico di Cremona Srl)
Immagino il Po trasformato in un’autostrada d’acqua. Ma lo sarà solo quando diventerà questione nazionale, strategica per il settentrione. I tre governatori della Lega di Piemonte, Lombardia e Veneto hanno un’occasione irripetibile per dimostrare di volere curare gli interessi del Nord non solo a parole.