Sei verifiche in cinque giorni È questa la buona scuola?

Un piccolo esempio di buona scuola... Lunedì 23 (ieri) e sino al venerdì 27 novembre il bambino di otto anni e frequentatore della 3ª elementare, dovrà affrontare ben sei verifiche e due interrogazioni!
Mi sorge spontaneo chiedermi alcune cose. Che sia forse colpa del fatto che sono mancate le assegnazioni delle insegnanti di sostegno, giunte dopo due settimane inoltrate dall’inizio dell’anno scolastico? Che il corpo insegnante non si consulti e che poco importa se piovono verifiche? Che il corpo insegnante faccia a gara per terminare anzitempo il programma scolastico per avere un diploma di benemerenza da parte di Renzi e del ministro Giannini?
Non vi sono altre domande, mentre invece sorgono altri mille dubbi circa l’approccio degli insegnanti verso gli alunni e a volte, visto che anche a noi genitori risultano (spesso e volentieri) incomprensibili certe metodologie di insegnamento, ma ancor di più risulta incomprensibile il modo di assegnazione dei compiti a casa, spesso di corsa e gli ultimi minuti prima dello squillo della campanelle di fine lezioni. Vi potete immaginare il marasma e la frequente incomprensione delle disposizioni impartite a voce, mentre caro corpo insegnante, sarebbe molto meglio e opportuno, assegnare compiti e lezioni con la dovuta calma e per iscritto sul diario scolastisco e magari, se vi avanzassero ancora due minuti, chiedere agli alunni se è tutto chiaro e se hanno compreso per bene! Non pretendo molto dalla ‘buona scuola’ma insisto e mi pare molto più utile e consono, fare in modo che tutto sia chiaro e comprensibile per gli alunni e oltretutto, dare loro il tempo di assimilare e il tempo di smaltire le precedenti prove. (...)
Ivan Loris Davò
(Spinadesco)