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La musica dell’anima - Rassegna Musiche in Abside 2024

Ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca

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14 Febbraio 2024 - 17:04

La musica dell’anima - Rassegna Musiche in Abside 2024

Lunedì 15 aprile, ore 21,00
Teatro San Domenico

La musica dell’anima
Rassegna Musiche in Abside 2024

PROGETTO DUSE 2024 in occasione del centenario della morte

Ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca

di MARIA LETIZIA COMPATANGELO
con PAMELA VILLORESI
voce recitante MARCO SCOLASTRA
pianoforte PRODUZIO

PRODUZIONE “LAGAZZALADRA” EVA POGANY

Eleonora Duse: un mito del teatro, un esempio di coraggio, una passionaria innamorata della libertà.
Formatasi con l’anima e l’arte in generale, ma soprattutto attraverso la musica.
Ed io, attrice, cavalla selvatica della scena che sempre ha mal sopportato morsi e briglie, come posso non sentirmi in debito, come non amarla?
Questo recital è per me un modo di sdebitarmi un po’ con lei, un’occasione (attraverso il bel testo di Maria Letizia Compatangelo) di far conoscere una grande donna e artista italiana, e tanta musica della sua epoca che abbiamo, erroneamente, dimenticato troppo presto, ma che potremo finalmente riascoltare grazie alla maestria e alla sensibilità di Marco Scolastra. Pamela Villoresi

 
«L’entusiasmo venne più tardi; venne dopo il secondo atto, quando ella sciolse le delicate e profonde musiche della sua anima e della sua voce».
Così il più autorevole critico teatrale italiano del primo novecento, Renato Simoni, scrive sul «Corriere della Sera» di Eleonora Duse nel 1921, ma Simoni non è il solo a ricorrere alla musica come metafora della rivoluzione che la Duse, universalmente riconosciuta come l’iniziatrice della recitazione moderna, ha portato sulle scene del teatro mondiale.

Questo spettacolo – grazie alla recitazione di una nostra grande interprete, Pamela Villoresi, e alle musiche suonate da Marco Scolastra – vuole ripercorrere il lungo viaggio di Eleonora sulle vie del teatro e del mondo, in un dialogo appassionato tra recitazione e musica che ci restituisca l’atmosfera e il senso della vera storia di Eleonora Duse, una storia ricchissima (molto oltre il rapporto con D’Annunzio, di cui si parla solitamente), piena di luci e ombre capaci di avvincere e sorprendere il
pubblico. Una storia che racconta il teatro e il cinema mondiali tra otto e novecento e che attraversa la società italiana, con i suoi più grandi protagonisti, dall’Unità d’Italia al fascismo.

Donna indipendente e coraggiosa, artista generosa e esigente, Eleonora Duse fu una pioniera in molti campi dell’arte e della vita. Grande amica di Matilde Serao, di Ellen Terry, di Isadora Duncan e Gordon Craig, era un’intellettuale curiosa di ogni forma d’arte e la sua storia si intreccia più volte con la storia della musica: dalle melodie di Napoli, città che vide nel 1878 la
nascita della sua stella nel firmamento dell’arte, al melodramma di Verdi, Mascagni e Puccini – che lei visse attraverso l’amore per Boito, l’amicizia con Giacosa e il rapporto di capocomica con Verga, di cui interpretò La lupa – , all’impressionismo francese a cavallo tra i due secoli, sullo sfondo del rapporto di amore e rivalità con la grande Sarah Bernhardt, ai compositori russi, che conobbe nelle sue ripetute e trionfali tournée, sino alle note di Rhapsody in blue, che il 12 febbraio 1924 dalla
Aeolian Hall di New York stupirono l’America e il mondo intero, proprio mentre Eleonora era lì, negli Stati Uniti, per la sua ultima trionfale tournée. Maria Letizia Compatangelo

Eleonora Duse era intrisa di musica.
Le musiche pianistiche scelte per questo spettacolo sono quelle da lei amate e amate dai grandi personaggi che ha frequentato: Ludwig van Beethoven (la cui maschera in gesso l’attrice portava con sé nelle sue tournées); Fryderyk Chopin (di cui la Duse custodiva ben due epistolari); Richard Wagner (insieme a Beethoven l’altro grande amore musicale di Eleonora); Gioachino Rossini (il cui “tocco di piano” le metteva il buon umore); Sergej Prokof’ev (con brani da Romeo e Giulietta); gli
americani Scott Joplin e George Gershwin (la Duse morì a Pittsburgh nel 1924); Costantino De Crescenzo (con la struggente Prima carezza); Edvard Grieg (norvegese come l’amatissimo Ibsen); Arrigo Boito (amante segreto di Eleonora); Giuseppe Verdi… immancabile! Marco Scolastra

testo MARIA LETIZIA COMPATANGELO

musica

ROSSINI: Assez de memento: dansons
DE CRESCENZO: Prima carezza
PROKO’EV: Capuleti e Montecchi da Romeo e Giulietta
CHOPIN: Lento con gran espressione
MARIO-PARENTE: Dduie paravise
COTTRAU: Fenesta vascia
SATIE: La Diva de l’Empire
WAGNER/LISZT: Il sogno di Elsa da Lohengrin
BEETHOVEN: Adagio dalla Sonata op. 13
JOPLIN: Original Rags
BOITO: L’altra notte in fondo al mar
WAGNER/LISZT: Marcia solenne al Santo Graal da Parsifal
GRIEG: Takk
GERSHWIN: Rapsodia in blu (finale)
CAGE: Ophelia 

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