L'ANALISI
05 Novembre 2022 - 14:01
l GAL Terre del Po e il Comune di Casalmaggiore, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Inventio” e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), ospiteranno dal 5 novembre all'8 gennaio la mostra
“Il Po e l’isola che non c’è più. Ingegneri idraulici, traversanti e pennelli tra Sacca di Colorno e Casalmaggiore”
realizzata da AIPo e allestita presso nel palazzo abbaziale di Santo Stefano a Casalmaggiore.
La mostra presenta fedeli riproduzioni di preziosi documenti e mappe conservati negli archivi storici e nel patrimonio cartografico di AIPo ed è incentrata sulla trasformazione fisica e politica dei territori del Po nel tratto fra Sacca di Colorno e Casalmaggiore a partire dalla fine del '700.
Si tratta di un'occasione di conoscenza del come si sia intervenuti sul corso del fiume determinandone sostanziali cambiamenti, di come il fiume costituisse nel tempo elemento di contesa fra stati e nello specifico come un’isola, l’isola Moreni, posta di fronte a Martignana di Po, attribuita al Ducato di Parma sia stata poi, a seguito di complessi interventi di ingegneria idraulica, riconosciuta come territorio (e non più isola) appartenente al Regno Lombardo Veneto.
La mostra permette di conoscere chi furono gli artefici di tale intervento, principalmente l’ingegnere bergamasco (proveniente da Romano di Lombardia) Giovanni Antonio Tadini (il cui ritratto, su commissione del Comune di Bergamo, fu eseguito dal pittore casalasco Giuseppe Diotti) ma anche la figura del casalasco ingegner Ignazio Porcelli, quale dibattito tecnico e scientifico ebbe a svilupparsi a quel tempo, l’illustrazione cartografica delle modificazioni subite dal fiume, le modalità per proteggere gli argini dall’erosione del fiume stesso, il coinvolgimento delle realtà locali, gli effetti sociali… Una somma di conoscenze di grande rilevanza anche storica, nonostante l’area interessata ed oggetto di studio rappresenti solo una minima parte del corso del Po.
Attraverso l’Associazione culturale “Inventio” di Casalmaggiore ed altre realtà locali di volta in volta coinvolte, si prevede, per la durata dell’apertura della mostra e prendendo spunto da essa, di sviluppare iniziative quali dibattiti fra esperti, approfondimenti tecnico/scientifici e storici, mostre fotografiche, visite guidate di scolaresche.
La mostra, a ingresso gratuito sarà aperta al pubblico dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 19 tutti i sabati e le domeniche sino all’8 gennaio 2023.
Parcheggio con ingresso da Via Guerrazzi.
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