L'ANALISI
13 Novembre 2022 - 05:20
CREMONA - Protagonista de «Il medico risponde» è la dottoressa Patrizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell’Ospedale di Cremona.
«Il diabete è una malattia metabolica cronica che si caratterizza per l’aumento del glucosio nel sangue. E accompagna le persone dalla diagnosi negli anni a seguire. È una patologia molto diffusa definita pandemia silenziosa perché i numeri di casi stanno progressivamente aumentando negli anni».
È una malattia molto gravosa per il paziente, che va curata attentamente, per impedire l’insorgenza di complicanze croniche a carico di vari organi che molto spesso sono già presenti alla diagnosi quali retinopatia (occhi), nefropatia (reni), patologie a carico dell’apparato cardiovascolare. Complicanze gravi e invalidanti che possono alterare la qualità di vita delle persone.
«Le cause sono differenti se si prende in considerazione il diabete di tipo 1, molto meno frequente, che colpisce bambini e giovani, in cui avviene la distruzione autoimmune delle cellule del pancreas. Non vi è più la produzione di insulina, l’ormone deputato anche alla regolazione del glucosio - chiarisce la dottoressa Ruggeri -. L’unica terapia possibile è solo quella insulinica».
Il diabete di tipo 2 insorge per una predisposizione genetica - una situazione di carenza di insulina e/o di insulina resistenza - ma anche per la sedentarietà, l’aumento di peso e la dieta scorretta che porta all’obesità e al sovrappeso: «Ogni persona ha bisogno di una terapia sempre più personalizzata - sottolinea la dottoressa Ruggeri - e formulata appositamente per la sua situazione metabolica».
Le terapie in campo sono molteplici: «Ci sono nuove classi di farmaci che hanno il vantaggio di non dare ipoglicemia e forniscono anche una protezione di tipo cardiovascolare e renale - specifica la responsabile del Centro diabetologico -. Nel diabete di tipo 1, accanto a tutte le insuline esistenti, la tecnologia ha messo a disposizione microinfusori che migliorano il controllo metabolico e la qualità di vita delle persone». Oltre ai farmaci sono importanti la dieta, la corretta alimentazione e l’attività fisica.
Domani, 14 novembre, è la Giornata mondiale del diabete istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia: «Anche quest’anno il tema è l’accesso alle cure - conclude la dottoressa Ruggeri - perché ancora molti, troppi, pazienti non utilizzano le nuove terapie. E visto che il nostro obiettivo è sempre la prevenzione delle complicanze croniche si vuole sensibilizzare i pazienti affinché eseguano i necessari controlli diabetologici utilizzando così i nuovi farmaci».
La rubrica - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista e può essere ascoltata sul sito del giornale (www.laprovinciacr.it) o sul suo canale YouTube.
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