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LA VIDEO RUBRICA

«Il medico risponde»: scompenso cardiaco, patologia fortemente invalidante

Il direttore della UO di Cardiologia dell'Oglio Po di Casalmaggiore: «I sintomi sono molteplici, ma i principali sono l’affanno, la facile stanchezza, alcuni segni come l’accumulo di liquidi nelle gambe, il cardiopalmo»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

27 Febbraio 2022 - 05:10

CREMONA - Torna l’appuntamento domenicale con la video rubrica dedicata alla salute «Il medico risponde». Protagonista di questa puntata è il dottor Giuseppe Di Tano, Direttore dell’Unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore.

«Lo scompenso cardiaco indica una condizione in cui il cuore non è più in grado di ottemperare alle richieste dell’organismo, quindi a garantire un’adeguata perfusione degli organi periferici - spiega il dottor Di Tano -. È una delle patologie più frequenti dal punto di vista generale e infatti è la causa più diffusa di ricoveri ospedalieri, soprattutto nella popolazione anziana».

QUALI SONO I SINTOMI?

 «I  sintomi sono molteplici, ma i principali sono l’affanno, la facile stanchezza, alcuni segni come l’accumulo di liquidi nelle gambe, il cardiopalmo - spiega il direttore Di Tano -. Tutti questi sintomi, al di là che sono campanelli di allarme che necessitano di un’indagine, approfondita causano una profonda riduzione della qualità di vita, delle modalità relazionali del paziente che è fortemente condizionato. Si tratta di una malattia che a 5 anni dalla diagnosi ha una mortalità quasi più alta di molte forme neoplastiche. Non è un caso che anche per lo scompenso cardiaco si usava - già prima del Covid - il termine pandemia, per la diffusione appunto enorme in tutto il mondo».

La valutazione ambulatoriale viene effettuata attraverso una visita specialistica, l’elettrocardiogramma, l’eco-cardiogramma, gli esami del sangue.

«Le terapie in campo sono molte - chiarisce il dottor Di Tano -. Negli ultimi anni abbiamo avuto l’introduzione di una classe di farmaci molto particolare - gli Arni - e da poco prescriviamo anche farmaci anti-diabetici che sono risultati efficaci per lo scompenso cardiaco. Quindi a disposizione abbiamo i Beta bloccanti, gli Arni, i farmaci anti-diabetici e i diuretici estremamente importanti. La terapia delle scompenso è, quindi, farmacologica, ma anche elettrica con l’applicazione di pacemaker per regolarizzare la funzione cardiaca».


La video rubrica dedicata alla salute - in collaborazione con l’Asst di Cremona - tratta tutte le settimane un argomento specifico con l’aiuto di uno specialista. Informazioni sull’Unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore sul sito (www.asst-cremona.it).

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