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Domenica 7 settembre

La festa del turbante a Casalmaggiore

Betty Faustinelli

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01 Agosto 2014 - 12:11

La festa del turbante a Casalmaggiore

Casalmaggiore - Parco Bodana Bastoni, dalle 9 alle 11

CASALMAGGIORE — Il turbante è il segno distintivo degli indiani sikh, una parte fondamentale dell’aspetto esteriore e a esso è dedicata una festa molto importante del calendario religioso. Domenica 7 settembre a Casalmaggiore si terrà un evento europeo al parco Bodana Bastoni dove si prevede che possa essere almeno duemila le persone che si raduneranno con provenienza da tutto il Vecchio continente. Il programma si aprirà alle 9 con una parte più propriamente religiosa che durerà fino alle 11. In seguito i partecipanti si dedicheranno alla festa che durerà fino alla sera. Tutta la manifestazione sarà seguita in diretta da Sikh Channel che dispone di un sito internet visitabile comodamente dal proprio computer.
Nel 2013 la stessa iniziativa si tenne a Cremona al parco al Po, nel 2012 a Francoforte, nel 2011 in contemporanea a Londra e Roma. In prima linea nell’o r g anizzazione ovviamente le centinaia di sikh residenti nel Casalasco e nel Mantovano dove si respira già un’atmosfera di grande attesa per quello che è destinato a diventare l’evento dell’anno per la comunità indiana. «Per noi sikh — spiegano gli organizzatori — il turbante è molto di più di un copricapo qualsiasi: è il simbolo della connessione con Dio, ci distingue dagli altri come suoi devoti, è una dichiarazione di appartenenza al Guru e indossarlo ci permette di vivere in conformità ai suoi insegnamenti. Il turbante ci rappresenta e lo indossiamo con orgoglio e fierezza, è parte del nostro corpo e simboleggia l’indipendenza e la libertà di professare il nostro credo». Il colore non ha particolare importanza ma durante le cerimonie religiose predomina quello arancione «in quanto colore simbolo del coraggio di fronte alla morte. Il bianco si addice a una persona donatrice e altruista — viene aggiunto —, pacifica e armoniosa. Il blu rappresenta la grandezza dell’animo delle persone. Nelle manifestazioni di protesta, invece, il turbante sarà nero. Nella vita quotidiana la scelta del colore si abbina ai vestiti e, perché no, all’umore di chi lo indossa».
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