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"NON È STATO IL FREDDO LA COSA PEGGIORE ... "

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

28 Gennaio 2014 - 12:04

"NON È STATO IL FREDDO LA COSA PEGGIORE ... "

Pumenengo — sabato 1 febbraio — ore 21,15 Castello Barbò — Sala del Consiglio

"NON È STATO IL FREDDO LA COSA PEGGIORE ... "

Biglietti: intero € 10 — riduzioni € 8

Prenotazioni

Tel / Fax 0373 729263 — mail: info@piccoloparallelo.net

da martedì a venerdì ore 9/13

nei giorni di spettacolo dalle 17,00 alle 20,00 al cell. 339 8181799

Pumenengo — sabato 1 febbraio — ore 21,15 Castello Barbò — Sala del Consiglio

"NON È STATO IL FREDDO LA COSA PEGGIORE ... "

Voce recitante Marco Zappalaglio

sottolineature musicali da composizioni originali Marco Ravasio

accompagnamento violoncello e percussioni Raffaella Matta

Regia Enzo G. Cecchi

Lettura/concerto basata sulle testimonianze dirette di due sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti. Il corpus centrale della serata è la lettura di testi tratti dalle opere di Settimia Spizzichino, (Roma 1921-2000) e Pierre Seel (Francia 1923-2005). Settimia Spizzichino, è stata l'unica donna sopravvissuta al rastrellamento ebraico del ghetto di Roma e attiva testimone della Shoah. Venne deportata insieme alla madre, due sorelle e una nipotina. Sue le parole del titolo della serata tratte dal libro Gli anni rubati: le memorie di Settimia Spizzichino, reduce dai Lager di Auschwitz e Bergen – Belsen; Pierre Seel, deportato francese e autore dell'autobiografia “Io, Pierre Seel. Deportato omosessuale”, tradotto in tedesco e in inglese con il significativo sottotitolo “La liberazione era per gli altri.” Grazie alla sua testimonianza oggi in Francia gli omosessuali, gli ex deportati e i partigiani ricordano insieme l’orrore. Altri testi sono tratti dalle deposizioni fatte al processo di Norimberga da Rudolf Hoess primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz. A lui si devono la rapida costruzione del campo e l'impiego del gas Zyklon B nelle camere a gas per semplificare e velocizzare le uccisioni. Le testimonianze porteranno gli spettatori nel cuore del dramma che sempre nasce dalla paura del “diverso” e che sembra tornare ad attanagliarci con esiti imprevedibili anche in questi ultimi tempi segnati da una crisi simile a quella che artigliò l’Europa tra le due Guerre Mondiali.

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