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Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Piante, fiori e frutti dimenticati al Castello di Paderna (PC)

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

01 Ottobre 2013 - 13:48

Piante, fiori e frutti dimenticati al Castello di Paderna (PC)
CASTELLO DI PADERNA, dalle 9 alle 18.30 
TELEFONO: 0523-511645; - 334-9790207 - 347-5414633
EMAIL: info@castellodipaderna.it - fruttiantichi@alice.it
WEB SITE: www.fruttiantichi.net - www.castellidelducato.it

La natura che si dona agli occhi di chi ama frutti, fiori, arbusti, alberi e vi racconta sul far dell’Equinozio storie e memorie di campagna. La vita segreta delle piante degli insetti, dei pipistrelli e dei rettili di pianura, di bosco e d’acqua. La fioritura di rose, dalie, ortensie e le cromie autunnali aranciate, ocra, color castagna che incantano lo sguardo. 
 
Torna sabato 5 e domenica 6 ottobre 2013 dalle 9 alle 18.30 la grande kermesse nazionale “Frutti Antichi”, diciottesima edizione della rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati, tradizionale appuntamento di spicco al Castello di Paderna (Pontenure, Pc) inserito nel Circuito dei 22 Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.

Come chi coltiva sapientemente la terra, così gli organizzatori dell’evento, il Castello di Paderna ed il Comitato  FAI di Piacenza, con il patrocinio di Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, tessono per tutto l'anno un carnet che condividono poi con il numeroso pubblico di appassionati, ogni primo fine settimana di ottobre.
Ecco allora vivaisti, agricoltori, artigiani che giungono alla Corte di Paderna e mettono in mostra i loro saperi, i prodotti della terra e delle loro mani. Come sempre il parco si trasforma in una colorata fioritura di rose, ortensie, dalie, orchidee, i cortili in raffinate esposizioni di artigianato artistico, l’aia agricola in un grande mercato.
Nuovi temi quest’anno verranno proposti a “Frutti antichi” dal FAI e dal Castello di Paderna, fra i primi in Italia a parlare di salvaguardia della biodiversità vegetale: fauna minore, pipistrelli, invertebrati, rettili, spesso vittime di disattenzione e immotivati timori e a rischio estinzione.
Convinti che "non si può amare e rispettare ciò che non si conosce" hanno deciso di contribuire alla conoscenza delle specie oggetto di tutela appartenenti alla flora e fauna minore presenti sul territorio. In collaborazione con Assessorato Agricoltura, Consorzio Fitosanitario Regionale, Museo di Storia Naturale di Piacenza, verrà allestito un ampio punto informativo con operatori a disposizione per conversazioni, consigli e distribuzione di materiale. Come sempre una particolare attenzione verrà riservata ai visitatori più giovani con attività didattico-ricreative adatte a sensibilizzarli e coinvolgerli direttamente nell’opera di protezione e tutela. Ai bambini che parteciperanno alle attività verrà regalata una piantina di arbusto locale fornita dal Vivaio Forestale Scodogna. 

Non mancheranno i momenti di studio e di riflessione grazie al contributo della “Lombardy seed bank” dell’Università di Pavia, dell’Associazione Agricoltori e Allevatori Custodi e di numerose altre istituzioni che si occupano della salvaguardia della biodiversità. Sarà inoltre esposta un’interessante selezione di patate dal mondo a cura del Consorzio della Quarantina, con oltre 300 varietà rare e curiose, mentre presso lo stand dei Fratelli Gramaglia verrà realizzato un percorso relativo alle piante tessili e tintorie.  Altra novità di quest’anno una mostra di fagioli biodiversi a cura di Civiltà contadina - Associazione per la salvaguardia della biodiversità rurale.

Lo spazio mostre sarà invece dedicato alle immagini che Dorothea Lange e altri fotografi raccolgono negli anni Trenta del secolo scorso per documentare le condizioni di vita e di lavoro dei coloni americani.  La mostra intitolata “Contadini sulla Strada - Gli effetti della Grande Depressione sull'agricoltura familiare americana” è presentata a cura dell’Associazione Consorzio della  Quarantina di Genova.

Lo spazio conversazioni sarà animato dalla presentazione di alcuni libri a cura dell’Associazione Maestri di Giardino. Verrà inoltre presentata la guida "I frutteti della biodiversità in Emilia Romagna" realizzata a cura di Sergio Guidi (presidente dell'Associazione Patriarchi della natura) in collaborazione con ARPA Emilia Romagna. La rete dei frutteti, oltre a conservare varietà antiche, sarà oggetto di studio da parte di Arpa per valutare i cambiamenti climatici in atto attraverso l’analisi delle fasi fenologiche (apertura delle gemme, fioritura ecc.).

E poi i fiori di stagione, le essenze antiche ritrovate, le bacche, gli ortaggi e i vini con le vecchie varietà di uve, i libri, l’abbigliamento del giardiniere, lo scambio di semi, i gesti degli artigiani che si tramandano di generazione in generazione. E’ una festa del floro-vivaismo. E’ un inno all’agricoltura biologica. E’ la festa della campagna vestita con le calde cromie autunnali.
Promossa dal FAI - Fondo Ambiente Italiano – insieme al Castello di Paderna, con il patrocinio del Comune di Pontenure, Provincia di Piacenza, Regione Emilia Romagna, Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, Collegio Alberoni di Piacenza Frutti Orario: sabato 5 e domenica 6 ottobre 2013, dalle ore 9  alle 18.30.
Ingresso: 7 euro. Gratuito per bambini fino a 12 anni e per chi si iscrive al FAI in occasione della manifestazione.
I contributi raccolti in occasione della manifestazione saranno destinati dal FAI al restauro di Palazzo e Torre Campatelli, San Gimignano. 
La manifestazione dispone di:
-   Ampi parcheggi gratuiti
-   Un punto ristoro e 2 caffetterie
-   Area deposito merci acquistate

La mostra “Frutti Antichi” al Castello di Paderna può essere occasione per un viaggio tra i più bei parchi e giardini dei 22 Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Ci sono quelli botanici, quelli all’italiana e quelli all’inglese. Possono essere pensili su un fossato colmo d’acqua, racchiusi dentro un chiostro, estesi per ettari ed ettari di prato come grandi parchi in cui passeggiare, selvaggi e boscosi sul colle. Spiccano quelli ricchi di essenze floreali, siepi ed aiuole, oppure quelli neoromantici e pittoreschi con statue, grotte, fontane
in cui rivivere atmosfere ottocentesche. Non mancano, infine, quelli ispirati dal gusto per l’esotico. Quinte sceniche naturali che abbelliscono dimore storiche e antichi manieri, i giardini che circondano i 22 Castelli del Ducato di Parma e Piacenza sono lo specchio dell’Italia quale meraviglioso “giardino d’Europa”.
Scegliere di visitare rocche e fortezze in un tour ispirato dal gusto per la natura, alla scoperta del nobile “pollice verde” di principi, duchi, conti e contesse – ma più facilmente guidati dal genio di architetti, paesaggisti e colti giardinieri – è un modo di unire la visita ad alcuni dei più bei giardini dello Stivale dall’Appennino al Po con piacevoli gite all’aria aperta. Conoscili su www.castellidelducato.it

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