Non c’è il fantasma di donna Marietta Barbò ad aggirarsi leggero tra le belle sale dell’Hosteria del ’700 anche se le presenze sono tutte femminili: le titolari Natalina Fenocchio e Marina Morellisi muovono tra i tavoli, discrete, professionali e gentili. E i piatti rispecchiano l’atmosfera di questo locale, posto nel cuore della città, in uno dei palazzi nobiliari più famosi, quello dei Barbò, appunto, vicini di casa degli Affaitati. Il menu (in maggio è stato adottato quello estivo) è un giusto mix tra tradizione e innovazione. Lo si evince già dagli antipasti. Per gli amanti del classico, ecco la ‘Sinfonia della terra cremonese’, con giardiniera di produzione propria e una gustosissima fantasia di salumi, dal salame alla pancetta, alle specialità del territorio. E’ da assaggiare il tortino di radicchio trevigiano in sfoglia al salva cremasco, in estate sostituito con il tortino di asparagi in pasta brisé e fonduta di bagos. E’ una certezza il culatello di Zibello con cappelle di porcini, come pure il tatin di cipolle caramellate col gelato di grana. Questi piatti introducono al risotto ’700, con rucola, speck e scamorza, dal gusto deciso e con sapori ben amalgamati. Per gli amanti del pesce, meritano la menzione il riso nero venere con code di mazzancolle e zafferano — una gioia anche per gli occhi — e i tagliolini al nero di seppia ai frutti di mare (le paste sono di produzione propria). Immancabili e delicati i marubini al burro e salvia o ai tre brodi, un classico da ‘quattro stagioni’. I secondi sono robusti: vanno dalla tagliata di manzo al rosmarino e aromi provenzali allo stracotto d’asino con polenta. Particolarmente saporito il filetto di manzo al rosso di Montepulciano, magari con un contorno di patate al forno con rosmarino, profumate e dolci. Se preferite il pesce, virate sulla pentolaccia di frutti di mare o il tonno con pesto alla menta: solo il profumo di questi due piatti sono una promessa (che viene ampiamente mantenuta. La cantina, ben fornita, comprende vini provenienti da tutte le parti d’Italia, dell’Alto Adige, alla Lombardia, alla Toscana, alla Sicilia. Chi salta gli ottimi formaggi con mostarde e marmellate può concedersi il semifreddo di torrone in salsa di cioccolato; la lista dei dolci è comunque lunga e variegata. Una chicca tra i dessert è il semifreddo all’acero con salsa di caramello. (Provato il 12 maggio 2013)
