Guido Meda Il miglior tempo Rizzoli Pagine 432 - € 17,50
«Cosa fai». Domando. «Cerco l'angolazione. Mi fa sorridere ma so di cosa di tratta». È tipico del motociclista e dell'appassionato di auto. Parcheggiato il mezzo che ama, semplicemente lo contempla da fermo c'è sempre una posizione migliore da cui considerare la propria macchina, o la propria moto(...)«. »È un disturbo o una forma d'amore? non lo so. Ma guardare con tenerezza la propria donna che dorme non è poi così diverso«. Sospeso tra realtà e sogni, tra riso, paura e nostalgia, Guido Meda, giornalista sportivo e conduttore televisivo, con il suo romanzo 'Il Miglior Tempò, ha saputo dare senso a una passione assoluta, una storia che segue le orme di un uomo, cresciuto giocando con le automobili, e che da sempre cammina in bilico tra donne e motori (ma non tra donne&motori). I motori sono quelli della tradizione familiare. Le donne sono la tata, la madre, la moglie, le figlie, le amiche. Un mondo al femminile capace di curare le ferite ogni volta che il gioco si fa troppo pericoloso. In questo libro l'autore racconta la passione e le storie di uomini appassionati. Dalle Millemiglia del '56 a bordo di una Fiat 1100-103 Zagato, alla birichinata incendiaria di un bambino che rimette in moto una Renault Dauphine del '58, alla notte d'amore in cui viene concepita la più bella delle automobili, in un crescendo di emozioni tra ragazzate e perdono, fughe liberatorie e carezze di conforto.
Meda con questa storia ricerca il tempo migliore, quello in cui si raccontano le storie più belle partendo dai ricordi di un bambino di 8 anni. »Forse siete un pò come me che non vedo l'ora di passare dalla parte del volante anche se mancano dieci anni che a scorrere ce ne metteranno almeno cento. Perchè, quando sei piccolo, ti sembra impossibile diventare grande. È una cosa lontanissima. Ma interessante, soprattutto per quel fatto lì che a un certo punto si può guidare, anche tutti i giorni«. C'è la corsa forsennata di un Piaggio Sì 50 cc nelle vie di Milano per seminare qualcuno che ha cattive intenzioni. C'è un Cessna 172 che perde l'orientamento. C'è una notte d'amore in cui viene concepita la più bella delle automobili. C'è un viaggio in moto per assaporare il piacere della paternità. C'è una donna che tappezza cruscotti Fiat di stoffa a fiori. Ma, nonostante questo, è da sposare. C'è il Sic con la sua voglia di abbracciare. E Valentino quando era bambino. E c'è la guerra dichiarata a un vigile urbano. In questo libro Guido Meda ha saputo appunto dare senso a una passione assoluta. Che è anche la voglia tutta maschile di vivere con leggerezza. Di partire per una scorribanda sapendo di poter sempre tornare sotto un tetto sicuro.