Simonetta Agnello Hornby ospite del Soroptimist il 16 maggio

CREMONA — Nata a Palermo, residente a Londra dal ’72, avvocato e giudice minorile, docente universitaria, specializzata come legale in cause di violenza domestica, Simonetta Agnello Hornby ha scoperto la scrittura relativamente tardi, debuttando nel 2002 con La mennulara. Alla storia di Rosalia Inzerillo, raccoglitrice di mandorle arricchitasi all’ombra della famiglia Alfalippe, ne sono seguite altre fino al recenteIl veleno dell’oleandro.Ad Agnello Hornby va dato atto di non essersi fossilizzata su un unico genere, ma di aver spaziato in diversi filoni narrativi. Nei suoi romanzi domina per lo più la Sicilia, ma inVento scomposto ha parlato di molestie e di come un’accusa dei servizi sociali possa rivelarsi devastante per l’equilibrio familiare. In Un filo d’olio e neLa cucina del buon gusto, Simonetta Agnello Hornby parla invece di cucina e di sapori, di ricette e di memoria. Il prossimo 16 maggio alle 17,30 la scrittrice interverrà alla sala Maffei della Camera di commercio su Il buon gusto a tavola. Il doppio decalogo di Jean Anthelme Brillat-Savarin; all’incontro, organizzato dall’Accademia italiana della cucina in collaborazione con il Soroptimist e l’ente camerale, interverrà anche la giornalista Roberta Schira.