“Il seminario nasce dal mio desiderio di ritornare a riflettere sulla figura del Disegnatore che è anche un tema molto centrale all’arte, riguardante Le Cose e Gli Oggetti e la nostra relazione con essi. In questo seminario mi sono avvalso dell’aiuto prezioso di Piero Almeoni, artista e docente dell’Accademia Laba di Brescia, con cui anni addietro ho condiviso sia il lavoro sia l’esperienza artistica. Ho invitato anche un altro amico artista Antonio Marchetti Lamera, al quale ho chiesto di affrontare il difficile tema dell’Ombra, che trovo molto presente nel suo lavoro. Oltre a noi artisti, ho il piacere di comprendere nel gruppo anche l’amico Vito Calabretta, intellettuale e critico d’arte, che ha l’incarico di “osservatore esterno” e (se non fosse un termine travisabile) di “cronista”. Orecchie e occhi esterni incaricati di raccogliere, dall’esperienza di scambio di questo seminario, il suggerimento dell’antico detto alchemico: Solve et Coagula. Lo Sguardo del Disegnatore Nel 2003 pubblicai un piccolo libro uscito per Edizioni L’Obliquo di Brescia dal titolo Lo Sguardo Del Disegnatore, con postfazione di Mauro Panzera. Raccoglieva un nucleo di riflessioni cui tenevo molto, frutto anche del corso di Teoria della Percezione che tenni per alcuni anni all’Accademia Naba di Brescia, quando aprì la sede nella nostra città. Credo di essermi da sempre configurato e collocato nel modus operandi del disegno, soprattutto ripensando al progetto/performance (lontano più di un decennio) della Macchina Dei Disegni, che mi occupò dal 1999 al 2004. Aprivo il mio Lo Sguardo Del Disegnatore con una bella e impegnativa frase di Focillon che mi sento ancora oggi di sostenere e riproporre: da Henri Focillon, Vita Delle Forme”.
A CHI SI RIVOLGE Persone interessate ad approfondire l’argomento, in particolare agli studenti delle Accademie di Belle Arti. Max 25 partecipanti