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Il libro postumo di Giorgio Faletti

La piuma invisibile sul tavolo dei potenti

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

22 Maggio 2015 - 17:41

La piuma invisibile sul tavolo dei potenti

Giorgio Faletti,
‘La Piuma’
disegni di Paolo Fresu,
Baldini & Castoldi
96 pagine, € 13

È un invito a non smettere di sognare ‘La piuma’, l’ultimo libro di Giorgio Faletti che esce a meno di un anno dalla sua morte, avvenuta il 4 luglio 2014, pubblicato da Baldini&Castoldi con i disegni di Paolo Fresu, omonimo del jazzista e amico dello scrittore bestseller. E quella piuma che vola e si posa sul tavolo di un Re e di un Generale, che volteggia sullo spettacolo di una Ballerina dal cuore spezzato, conteneva a sua volta un sogno: quello di diventare un musical. «Tutto è nato quattro anni fa come progetto abbastanza articolato: doveva essere nella testa di Giorgio un musical. Prima ha lavorato alla parte scritta di questo libro, di cui abbiamo dovuto fare solo l’editing, e alle illustrazioni con Fresu e aveva cominciato a dedicarsi alla parte musicale con pezzi da arrangiare e testi» dice all’Ansa Roberta Bellesini Faletti, la vedova dell’artista. Favola morale, testamento, sicuramente un libro diverso dai bestseller di Faletti, ‘La piuma’ «non lo chiamerei un divertissement ma lo era. Nei momenti di pausa Giorgio tornava su questo progetto. Se lo coccolava. Non voleva tenerlo nascosto, ma ogni tanto apriva il cassetto in cui lo teneva e gli dava un senso di sicurezza» spiega la signora Faletti. Nel suo viaggio la piuma non viene vista «perché nessuno aveva tempo a sufficienza per alzare gli occhi al cielo e riuscire anche solo a guardarla», scrive Faletti in quello che davvero è il suo libro più puro, con personaggi allegorici che invitano a riflettere sulla società e sul mondo. «Giorgio considerava indispensabile per chiunque e a qualunque età avere sempre davanti un sogno, un obiettivo. Era l’augurio che faceva a se stesso e alle persone che gli stavano intorno. Per lui era fondamentale sentirsi continuamente un esordiente. In questo momento si è molto distratti o concentrati sulle proprie cose e si perde la visione d’insieme della società». Faletti stava anche «buttando giù idee per altri romanzi che seguivano la scia dei precedenti. La componente fondamentale del suo percorso era la musica. Ogni tanti mi diceva — racconta la vedova — che se fosse stato ricco come Berlusconi avrebbe pagato 50mila persone che entrassero allo stadio di San Siro ad applaudirlo sul palco. In futuro si vedrà se davvero ‘La piuma’ diventerà un musical, bisogna fare gli arrangiamenti musicali. È tutto aperto. Spero - dice la signora Faletti - di riuscire a portare sullo schermo, grande o piccolo, qualcuno dei libri di Giorgio».

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