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Montalbán ricostruisce la vicenda di Galíndez

Vietato indagare sul basco scomparso

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

09 Marzo 2015 - 17:32

Vietato indagare sul basco scomparso

Manuel Vázquez Montalbán
‘Galíndez’
Sellerio
600 pagine, € 16 euro

«A diciassette anni – rivela Manuel Vázquez Montalbán – avevo letto la storia di questo personaggio basco arrestato a New York, torturato e poi fatto sparire perché aveva scritto una tesi di dottorato sul dittatore Trujillo. E mi pareva terribile che queste cose potessero essere successe in piena Fifth Avenue. Per questo, molti anni dopo scrissi questo libro che tratta soprattutto dell’impunità del potere». Jesús Galíndez fu visto per l’ultima volta alle 10 del 12 marzo del 1956 a Manhattan, mentre entrava nella metropolitana della Quinta Strada. Lì scomparve, rapito – come poi risultò – torturato e ucciso dagli agenti di Rafael Trujillo, dittatore della Repubblica di Santo Domingo. A New York era giunto come rappresentante negli Usa del Partito nazionale basco in esilio, insegnava alla Columbia University, ed operava con la Lega per i diritti umani oltre che con associazioni di scrittori. Prima degli Stati Uniti, aveva insegnato a Santo Domingo. Aveva combattuto nella guerra civile spagnola dalla parte dei repubblicani, e forse collaborato con i servizi segreti americani fino alla Guerra fredda e al riconoscimento da parte americana del governo franchista. Dopo, i suoi rapporti con il governo americano erano cambiati. Vázquez Montalbán non segue la via della ricostruzione storica e preferisce ricorrere al romanzo: siamo alla fine degli anni Ottanta, Muriel Colbert, ricercatrice statunitense, stupita del disinteresse e dell’oblio in cui è caduta la vicenda Galíndez, decide di dedicare la propria tesi a questo caso. Ma non tutti vedono di buon occhio il suo programma di ricerca, né le persone a lei più care né strane personalità vicine ad ambienti governativi. Inizia così un doppio inseguimento e un gioco di specchi: Muriel progressivamente ricompone fuggevoli frammenti di verità su Galíndez, mentre la sua vicenda personale si complica come una fuga e in un crescendo di impegno personale vissuto come una forma di resistenza. L’impegno sociale di Vázquez Montalbán è noto. Nato a Barcellona nel 1939, ha scritto su ‘El País’ e collaborato a numerose riviste culturali e politiche. Col personaggio di Pepe Carvalho ha dato vita a una serie fortunata di romanzi polizieschi, in cui si riflettono, però, le questioni nodali della Spagna post-franchista.

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