L'ANALISI
04 Luglio 2016 - 17:52
Il murales dipinto sulla facciata
CREMONA - Il Porte Aperte Festival è stata un'operazione importante per Cremona, di quelle che possono salvare i destini di una città che si specchia nello stagno di una cultura ferma a secoli fa o che si scalda parodiando Ibiza. Se si vuole trovare l'anima e la passione da cui nasce l'arte e il furore che spinge al cambiamento, bisogna immergersi nelle zone decentrate e dimenticate, farsi largo tra le ragnatele del degrado e dell'indifferenza, chi vive in questi luoghi ha tutto il diritto di lamentarsi e lottare contro chi non si rende conto che il suo ruolo primario è quello di ascoltare e risolvere i loro problemi. Sicuramente, però, la battaglia non deve essere fatta contro chi ha scelto di portare l'arte in questi luoghi o di farla emergere da questi mattoni così in difficoltà, come il writer Jacopo LuogoComune che con il suo lavoro, costato zero euro ai cittadini perché interamente sostenuto dagli sponsor, conferisce dignità e sposta l'attenzione su queste abitazioni. Qualcuno ha scritto, citando una passante abruzzese, che è distante da Keith Haring, questo è vero, ma nemmeno quella ragazza, a cui è stato chiesto un parere, è Giulio Carlo Argan. (g.vol.)
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