I Garibaldini cremonesi e la spedizione dei Mille

I volontari cremonesi sbarcati a Castellammare furono riuniti in buona parte nella prima compagnia al coniando di Giovanni Cadolini; 117 eran partiti con lui da Cremona. partiti con lui da Cremona. Francesco Pozzi narra lo sbarco, le accoglienze festose della popolazione, le prime brevi parole di Garibaldi: « A soldati come voi non fa bisogno ricordare il proprio dovere ». « Ma più degli evviva scrive il Pozzi — noi sentivamo bisogno di pane, vino e paglia per coricarci ».

Il 23 agosto sul «Washington» i garibaldini cremonesi passano lo Stretto e sbarcano sulle coste della Calabria. A Villa S. Giovanni si accampano in una vigna... Col vapore «Tukery » sbarcano a Gioia e occupano poi Nicotera. Qui li raggiunge Garibaldi con un altro reggimento..... Il reggimento del Cadolini si porta a Caserta il 27 settembre, poi a Casanova si avvia con tutta la divisione Medici al Volturno. II battaglione nemico ci volse le spalle e; battè in ritirata. Chi avrebbe detto che un pugno di soldati senza manovra, senza disciplina, senza comando, doveva far retrocedere un battaglione che sembrava di ferro, talmente mostravasi ben ordinato? »

Alle 4 pomeridiane Garibaldi con un corpo di duemila uomini ottiene la sua ultima vittoria della campagna e insegue i borbonici fin sotto le mura di Capua. Sedici furono i feriti cremonesi del reggimento comandato dal Cadolini che il generale Medici ricordò in un rapporto

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