CREMONA — Mancano i fondi, si pensa di ridurre le giornate di apertura dei musei, eppure c’è voglia di interrogarsi sulle collezioni civiche e soprattutto di usare ciò che i musei cittadini conservano per raccontare e conoscere la storia di Cremona.
Tesori svelati dallo scavo di piazza Marconi è il titolo del ciclo di incontri che avranno come oggetto le scperte archeologiche di una campagna di scavi a suo modo unica e che ha rivoluzionato e sta rivoluzionando la storia romana, antica della città. Un primo frutto lo scavo di piazza Marconi l’ha già offerto alla città: il museo archeologico San Lorenzo che dello scavo e della grande domus mostra alcuni dei reperti più interessnati, offrendo uno spaccato di vita quotidiana dell’antica Roma priena di fascino.
Promossi dall’Assessorato alla Cultura, si terranno al Museo Archeologico di via San Lorenzo tre incontri per presentare le novità che stanno emergendo dallo studio delle migliaia di reperti portati alla luce dallo scavo di piazza Marconi. Si tratta di un’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, in attesa della prevista pubblicazione sugli scavi.
Il primo incontro, Una bottega per la lavorazione degli oggetti in osso, si terrà giovedì 21 marzo alle 16. Interverranno Silvia Di Martino e Paolo Andreatta, che si soffermeranno sulla produzione artigianale dell’area sino ad ora documentata.
Il secondo appuntamento, La casa del Ninfeo: decorazioni e arredi per il dominus, avrà luogo giovedì 11 aprile, alle 16: Elena Mariani e Fabrizio Slavazzi parleranno della lussuosa domus che prende il nome dalla monumentale fontana che la caratterizzava.
Il ciclo di incontri si concluderà giovedì 9 maggio, sempre alle 16, con Il giardino luogo dell’ozio e del piacere che sarà curato da Lynn Arslan Pitcher e Marina Volontè. Protagonista di questo ultimo appuntamento il giardino nella cultura antica. «Così come accade con ‘Art & Drink’, ‘Vado al museo, vieni con me’—dichiara l’assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona — anche con questo ciclo di incotri a San Lorenzo l'intento è di avvicinare un pubblico sempre più vasto alle sedi museali cittadine, che devono essere percepite come parte integrante della città nei quali diventa piacevole recarsi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA