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PISCINE PUBBLICHE: ACQUE AGITATE

A Crema ‘caro corsie’ e le onde mai attive

La società Rarinantes ha traslocato a Pandino. Lamentele degli utenti per la manutenzione

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

19 Giugno 2023 - 09:23

A Crema  ‘caro corsie’ e le onde mai attive

In centro natatorio comunale di Crema

CREMA - La zona estiva è stata aperta da quindici giorni e l’utenza non manca. Tuttavia, il centro natatorio comunale di via Indipendenza, intitolato a Nino Bellini, non smette di essere nel mirino della critica da parte degli stessi frequentatori. La gestione è affidata alla società Forus Italia, emanazione della spagnola Forus, che ha rilevato la convenzione che prima era di Sport Management e che scadrà nel 2040. Il precedente gestore aveva chiesto e ottenuto un concordato dal tribunale di Verona, al termine del quale la maggior parte degli impianti che aveva in gestione, compreso quello di Crema, sono passati a Forus. Per l’utenza cremasca poco è cambiato. Le lamentele sono sempre all’ordine del giorno. Prime fra tutte quelle delle società sportive che utilizzano la piscina per allenamenti e gare.

Con l’apertura delle vasche all’aperto, la società di nuoto Rarinantes ha salutato l’impianto di Crema: troppo caro. Dopo un deludente incontro avuto con i dirigenti di Forus, la Rarinantes ha deciso di fare le valigie, non potendo far fronte alle richieste economiche, ritenute troppo elevate. Per tutta la stagione estiva, i nuotatori della società cittadina utilizzeranno la piscina di Vaiano, poi dal primo settembre andranno a Pandino. A Crema resterà soltanto la trentina di atleti della categoria Master. È possibile che nel passaggio da un impianto all’altro, qualche ragazzo per ragioni logistiche si perda, ma la Rarinantes conta di acquistarne altri in zona. I giovani pagheranno la quota alla piscina e solo una minima parte alla società, che assicurerà i propri istruttori. In questo modo, la Rarinantes eviterà di pagare i 18,50 euro per ogni corsia e per ogni ora che aveva chiesto Forus.

Il problema dei costi di ingresso e di utilizzo (l’aumento ha toccato anche il nuoto libero) non è comunque il solo a creare malcontento tra chi frequenta il centro natatorio. Da quasi tre anni, l’ascensore che dagli spogliatoi maschili porta al piano vasche A è fuori servizio. Le associazioni che rappresentano le persone con disabilità hanno protestato e hanno scritto una lettera alla direzione di Forus e per conoscenza al sindaco Fabio Bergamaschi, chiedendo che l’ascensore possa tornare rapidamente in funzione. Altri frequentatori lamentano invece le condizioni generali di scarsa manutenzione nelle quali versa il centro natatorio.

Ora, con la bella stagione e l’apertura delle vasche esterne, tornerà in auge la solita lamentela: la vasca con le onde che non viene quasi mai messa in funzione perché attivarla costa in termini di energia elettrica. Il copione è ormai consunto, ma l’amministrazione comunale seguita a tenere un atteggiamento morbido verso il gestore. Lo stesso tenuto con Sport Management.

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