L'ANALISI
28 Maggio 2023 - 05:05
il vicepresidente Luca Mantovani
CREMA - Piscina troppo cara. E allora, «cara piscina, ti saluto». Dopo il deludente incontro avuto nelle scorse settimane con i dirigenti di Forus, la società spagnola che ha in gestione il centro natatorio comunale fino al 2024, la Rarinantes ha deciso di fare le valigie, non potendo far fronte alle richieste economiche, ritenute troppo elevate. A dare la notizia è il vice presidente Luca Mantovani, che illustra anche i piani futuri: «A fine mese, i nostri giovani saluteranno il centro di via Indipendenza. Per la stagione estiva, la Rarinantes utilizzerà la piscina di Vaiano, poi dal primo settembre saremo a Pandino. A Crema resterà soltanto la trentina della categoria Master».
Il dirigente, che ricopre anche il ruolo di rappresentante delle discipline d’acqua nella commissione sport, spiega i termini dell’accordo raggiunto con Pandino. «Noi portiamo là i nostri ragazzi. È possibile che nel passaggio qualcuno per ragioni logistiche si perda, ma potremmo acquistarne altri in zona. I giovani pagheranno la quota alla piscina e solo una minima parte alla nostra società, che assicurerà i propri istruttori. In questo modo, la Rarinantes eviterà di pagare i 18,50 euro per ogni corsia e per ogni ora che ci aveva chiesto Forus».
Nella stagione che sta per concludersi, la tariffa del centro natatorio di via Indipendenza per la Rarinantes di era ridotta di 3,50 euro all’ora grazie al contributo messo a disposizione dal Comune.
Dal primo giugno, però, senza più contributo, torna la tariffa piena a 18,50 euro, anche per le vasche all’aperto. Costi insostenibili per la Rarinantes, che ha dunque deciso di dire bye bye a Forus e di cercare spazio in un altro Comune. «La convenzione tra i il gestore e l’ente pubblico – afferma Mantovani — consente al primo di fare quello che vuole a livello di tariffe. Inoltre, a Crema dobbiamo fare i conti con la concorrenza di Taurus, la società di nuoto di Forus, che ha un trattamento di favore e ci prende pure i ragazzi. A queste condizioni, meglio andarcene».
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