L'ANALISI
14 Febbraio 2023 - 05:30
CREMONA - C’è un’altra battaglia importante che riguarda le donne e che vede in prima linea le pazienti oncologiche del Comitato «Rivogliamo Area donna»: secondo la referente Cristina Marenzi «nulla è cambiato rispetto ad un anno fa». Di diverso parere Comune e Asst, visto che all’Urp dell’ospedale da giugno a dicembre 2022 è stata registrata una sola lamentela. Inoltre i numeri di screening e visite risultano in aumento rispetto al 2021.
Il tema è stato trattato nei giorni scorsi in consiglio comunale, quando rispondendo ad una interrogazione, l’assessore Rosita Viola ha risposto circa l’impegno dell’amministrazione, che si è fatta promotrice di vari incontri di confronto. Le azioni messe in campo a suo parere hanno sortito un effetto positivo e a margine puntualizza: «Mi è stato chiesto di rispondere in merito all’operato del Comune e, sintetizzando, il nostro ruolo è stato di confronto e coordinamento rispetto alle istanze territoriali. Se la domanda è: ‘com’è la situazione oggi?’, penso che rispetto ai presupposti di partenza, quando si parlava di smantellamento di Area donne, il percorso sia ben diverso. Tutto poi è migliorabile e per questo c’è sempre la massima disponibilità del Comune all’ascolto».
Proprio dalle risposte date in consiglio parte lo sfogo di Marenzi: «Premetto che parlo con cognizione di causa, visto che frequentavo l’Area donna prima e frequento anche attualmente il reparto. Che non ci siano più lamentele non è vero e lo dimostra la chat del nostro comitato. Forse la mancanza di reclami in Comune e in ospedale è solo rassegnazione. Da parte di donne che, ricordo, sono stanche e malate».
Poi entra nel merito: «Ora il percorso delle donne con patologia mammaria è unificato a quello di tutti gli altri pazienti oncologici, uomini compresi. Questo significa anche meno intimità e privacy: il nostro non è snobismo, ma richiesta di tutela per una malattia che tocca profondamente la femminilità. La sala chemioterapia inoltre è gremita, si fa fatica a trovare posto. E questo avviene mentre, sbirciando, possiamo verificare che la precedente sala è ancora lì: quasi vuota. Dal Comune, poi, nessuno ci ha contattato per sapere come vanno realmente le cose. Ad esempio a me risulta che tante pazienti siano andate altrove. Mi preme però sottolineare che tutto il personale del reparto, a partire da oncologhe e infermiere, è davvero eccezionale: sono degli angeli. Il problema chiaramente non parte da loro, ma c’è».
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