L'ANALISI
30 Aprile 2022 - 05:10
Cinzia Zampini, Paola Tacchini, Luigi Armillotta e Stefania Lampugnani con le firme raccolte per difendere Area Donna
CREMONA - Dodici fogli con le firme di 378 donne e uomini cremonesi a cui si aggiungono altre 127 sottoscrizioni di cittadini residenti in altri comuni della provincia. Tutti chiedono che sindaco e Consiglio comunale si pronuncino sulla riorganizzazione dell’Area Donna all’ospedale di Cremona, sollecitando la Regione a bloccarla. Le firme sono state consegnate ieri mattina al Protocollo generale del Comune, accompagnate dalle 3.499 raccolte online fino a ieri mattina sulla piattaforma Change.org. La petizione ha ottenuto anche 23.294 visualizzazioni ed è stata condivisa 2.953 volte. Per il Comitato «Rivogliamo Area Donna» c’erano Paola Tacchini, Cinzia Zampini, Stefania Lampugnani e Luigi Armillotta. Alle 9,42 hanno passato la documentazione all’impiegata dietro lo sportello che ha ritirato, protocollato e consegnato ricevuta. Assente per cure, ma presente nel cuore delle altre, era l’altra protagonista del Comitato, Cristina Marenzi.
«La cosa più bella — racconta Tacchini — è che ancora giovedì c’era chi voleva aggiungere la sua firma e voleva ringraziarci. Ora però non tocca più a noi e la palla passa al Consiglio comunale. Lunedì ci sarà l’assemblea dei sindaci nell’aula magna dell’Ospedale, con finalmente presente il dg Giuseppe Rossi per parlare del futuro della sanità territoriale. Abbiamo chiesto di poter essere presenti, ma ci è stato risposto di no. Quindi saremo fuori con un presidio, dalle 17 alle 19».
Il Comitato si è avvalso di un istituto previsto dall’articolo 22 dello Statuto comunale: la proposta. Sottoscritta da almeno 300 aventi diritto, la proposta consiste «nella richiesta di deliberazione di un atto di competenza del consiglio o della giunta». Come per la petizione, anche per la proposta il sindaco «provvede a comunicare al suo primo sottoscrittore l’organo competente ad esaminarla e la data della sua trattazione entro quarantacinque giorni, trascorsi i quali ciascun sottoscrittore ha diritto di richiederne l’iscrizione all’ordine del giorno della prima seduta utile del consiglio». Spiega Armillotta: «Chiediamo che la politica sia unita su questa battaglia: deve unire e non dividere. Area Donna non ha colore politico e neanche sesso, visto che tanti uomini hanno firmato».
Nella petizione i firmatari chiedono che sindaco e Consiglio «votino formale mozione di richiesta alla Regione di bloccare immediatamente la ‘ristrutturazione’ della medicina di genere (Breast unit e Area Donna). Si chiede inoltre di inserire nella mozione la richiesta di immediata riattivazione di tutti i servizi e funzioni integrate nella Breast unit e Area Donna». Lo scopo: «Ripristinare Area Donna potenziandone le capacità diagnostiche e terapeutiche».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris