L'ANALISI
26 Maggio 2022 - 05:05
Guido Guidesi e Gian Domenico Auricchio
CREMONA - I risultati dell’indagine di Unioncamere sull’andamento del primo trimestre 2022 registrano variazioni del fatturato ancora positive su base annua per i due principali comparti del terziario lombardo: i Servizi segnano +20,8% sullo stesso trimestre del 2021 e il Commercio al dettaglio segna un +9,9%. Con i dati congiunturali – a confronto la situazione dei primi tre mesi con i livelli di fine 2021 — che evidenziano però un peggioramento della dinamica.
Anche se i Servizi mostrano una variazione ancora positiva (+0,8%), questa è in rallentamento rispetto al ritmo di crescita che aveva caratterizzato i periodi precedenti, mentre il Commercio al dettaglio incrementa la tendenza negativa (-1,1%) che si era già manifestata nella seconda parte del 2021. Va inoltre segnalato che questo andamento incorpora la crescita significativa registrata nei prezzi, con i listini che rispetto al trimestre precedente crescono di oltre il 3% in entrambi i comparti. Nonostante questi elementi di criticità, i rischi legati alla situazione internazionale e le possibili ricadute sulla domanda interna di un elevato livello di inflazione, il clima di fiducia degli imprenditori mostra una sostanziale tenuta.
Per i Servizi l’incremento del fatturato su base annua è particolarmente marcato nelle attività di alloggio e ristorazione (+60,3%), in recupero rispetto ai livelli del 2021 che ricordiamo essere stati fortemente penalizzati dalle misure anti-Covid. Infatti, la tendenza più recente evidenzia un calo congiunturale per questo settore. Prosegue la crescita per i servizi alle imprese (+11,2%) e soprattutto per il commercio all’ingrosso (+22,7%), comparti che si sono ampiamente riportati sopra i livelli pre-crisi. Significativo anche l’incremento su base annua dei servizi alle persone (+21%, secondo il report). Un miglioramento che, però, non ha sino ad ora colmato il divario rispetto al 2019.
Nel Commercio al dettaglio la crescita del fatturato su base annua è trainata soprattutto dai negozi non alimentari (+15,7%), anch’essi in sofferenza nel 2021 per via delle restrizioni Covid. Più ridotto l’incremento negli esercizi non specializzati (+4,2%), che comprendono minimarket e supermercati, ma il livello di fatturato risulta comunque più elevato rispetto ai valori pre-pandemia. Lievemente negativo, infine, il risultato per i negozi alimentari (-0,5%). Nel confronto con il trimestre precedente, tutti i settori evidenziano una tendenza al ribasso.
«Preoccupa il clima negativo e pessimistico che evidentemente influenza i consumi. Sarà fondamentale intervenire a sostegno del potere d’acquisto dei consumatori, non sono più rinviabili l'alleggerimento del cuneo fiscale e la totale defiscalizzazione dei bonus produttività, scelte che diventano fondamentali per garantire i consumi e, per cui, la tenuta del settore terziario» dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi. E Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, aggiunge: «Il 2022 si apre all’insegna dell’incertezza, in particolare nel commercio al dettaglio e nella filiera turistica, che risentono del peggioramento del clima di fiducia di famiglie e consumatori e questa purtroppo non è una sorpresa. Tuttavia gli imprenditori lombardi non si scoraggiano e rimangono fiduciosi sulla possibilità di riprendere rapidamente il sentiero di crescita.
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