L'ANALISI
23 Agosto 2018 - 17:48
CREMONA - «La politica? All’Osservatorio conti pubblici italiani, che guido in Cattolica, faccio politica. Incarichi istituzionali, anche a livello locale? Mai dire mai». In caso di chiamata da parte del presidente della Repubblica direbbe ancora sì, come la notte tra il 27 e 28 maggio scorsi, quando, «la lista dei ministri pronta in tasca», ha accettato con riserva l’incarico per la formazione di un governo tecnico provvisorio, per poi rinunciare tre giorni dopo. Si è sentito ‘usato’, in quel frangente, allo scopo di accelerare la soluzione del governo giallo-verde? «Ho fatto quello che dovevo e che rifarei». E’ un Carlo Cottarelli in forma, pronto ad affrontare tutti i temi caldi, quello che ha partecipato, mercoledì 22 agosto, al dibattito alla Festa dell’Unità, davanti a centinaia di spettatori, insieme al segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri, entrambi sollecitati dalle domande dei giornalisti Giacomo Guglielmone (‘La Provincia’) e Simone Bacchetta (‘Cremona 1’).
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