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Il comandante Guzzardo: l’autovelox fisso? «Contravvenzioni a picco»

Non più di 490 i verbali di febbraio lungo la Serenissima, il mese precedente erano state il doppio

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

15 Marzo 2022 - 05:10

Il comandante Guzzardo: l’autovelox fisso? «Contravvenzioni a picco»

SONCINO - L’autovelox della Serenissima, a distanza di poco più di due anni dall’installazione, si dimostra un deterrente. Dall’inverno del 2019, infatti, il numero di automobilisti che pigiano troppo sull’acceleratore nei dintorni del Grandoffio di Sotto è calato di ben quattro volte. Il risultato stupisce e incoraggia anche gli agenti di corso Vittorio Emanuele, a Cremona: «Questa è la dimostrazione — commenta il comandante commissario capo della Polizia provinciale Salvatore Guzzardo — che lo strumento è un ottimo deterrente. Il netto calo delle contravvenzioni, considerando che il nostro obiettivo è unicamente quello di mettere le strade e i loro utenti in sicurezza, è un fattore assolutamente positivo».

SANZIONI A PICCO

Forse in provincia non stapperanno lo champagne i ragionieri, di certo sorridono gli agenti perché le multe sulla provinciale 235 non sono mai state così basse. Ammontano a 490, tondi tondi, nell’intero mese di febbraio quelle dispensate dall’autovelox che monitora il traffico tra Soncino e Ticengo, posizionato ai confini del borgo murato. Sarebbero poco più di 20 le patenti ritirate. Tutti gli altri si sono visti decurtare qualche punto e dovranno pagare una multa salata per aver superato i 90 orari. Per comprendere il perché di un giudizio tanto positivo sugli esiti del controllo da parte delle forze dell’ordine basti pensare che a gennaio, mese in cui peraltro il velox è stato sabotato, le contravvenzioni erano state più del doppio.

UN TREND CONFERMATO

Quel che stupisce, in realtà, non è tanto la notizia di un miglioramento nel galateo della guida da parte degli automobilisti soncinesi e dei pendolari, quanto il crollo netto. Il processo di graduale sensibilizzazione, infatti, era già stato intrapreso. Per intendersi: nel gennaio del 2020, dopo qualche settimana di attività, l’occhio elettronico aveva immortalato oltre duemila velocisti. Un paio di mesi dopo erano già 500 in meno. Oggi sono meno di 500 in tutto. Si tratta del miglior dato di sempre e considerando che di mezzo ci sono stati anche i periodi di lockdown duro, il volume di traffico non può essere l’unica ragione. Chi guida sulla Serenissima, in sostanza, è davvero molto più attento di prima.

LE POLEMICHE

Funziona sì, però non piace a tutti. Il rilevatore della via Milano, in realtà, aveva suscitato forti perplessità prima ancora della sua accensione. In primis era stato il sindaco Gabriele Gallina, dopo aver precisato di non averne fatto richiesta, a domandare che l’accensione fosse almeno prorogata oltre le feste natalizie del 2019. In netto contrasto il suo collega ticenghese Mauro Agarossi che lo giudicava invece indispensabile e sin da subito. Tra le voci più critiche anche quella del docente, blogger e attivista politico Roberto Grazioli, ex leader de La Svolta, che ne ha criticato sia il collocamento che l’utilità, l’aspetto e l’impatto ambientale: «Quel tratto non ha presentato particolari pericoli rispetto ad altri che sono stati teatro di incidenti mortali, come via Brescia e la Calciana. Qual è l’attenzione per la cura della natura? Tutto bruttissimo, i cartelli storti e quindi deterrenti inefficaci».

Il culmine dell’insofferenza s’è raggiunto poco prima dello scorso Natale. Qualcuno, nottetempo, ha raggiunto la stradicciola sterrata che porta a una vicina cascina e scavando il terreno ha trovato e scollegato i cavi che alimentano la webcam e la collegano alle centrali operative degli agenti. Il colpevole, complice l’assenza di un ulteriore sistema di videosorveglianza, era poi riuscito a svignarsela. Da allora, però, la zona è maggiormente pattugliata ed episodi analoghi non si sono ripetuti.

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