CALCIO
29 Dicembre 2021 - 05:05
CREMA - Il Comune ha stanziato 38 mila euro, per evitare nella stagione in corso un aumento esponenziale delle tariffe di utilizzo della piscina di via Indipendenza, per le cinque società di nuoto e di pallanuoto cittadine. Ma la scelta viene attaccata dalle minoranze, che puntano il dito su una convenzione che «rende l’ente pubblico ostaggio del gestore». A settembre Forus Italia, subentrata a Sport Management, aveva comunicato la volontà di uniformare la tariffa per ora d’acqua a 15 euro. Visto che nei cinque anni precedenti Sport management non aveva proceduto ad aumenti graduali, le società si sono trovate di punto in bianco a fronteggiare incrementi significativi, anche del 250%. Insostenibili per i loro bilanci.
In precedenza, le tariffe erano del resto diversificate per i club che frequentano la piscina: Rari Nantes, Pallanuoto Crema, Over Limits, Crema Sub e Diving center. Gli incontri tra le parti sfociati nella delibera di giunta dei giorni scorsi: il contributo pubblico aiuta le società ad ammortizzare l’aumento. «A me questi 38 mila euro — commenta Simone Beretta, consigliere comunale di Forza Italia — suonano come un finanziamento indiretto e comunque un bel regalo di Natale a Forus. La convenzione attuale ci inguaia e io sono convinto che chi l’ha firmata non l’avesse letta. Non ci sono paletti per il gestore, che a livello di tariffe può fare ciò che vuole. Questa è una delle ragioni per cui recedere dalla convenzione, quando c’era l’opportunità per farlo, sarebbe stata la cosa più intelligente. Così, invece, il Comune è costretto a dare 38 mila euro a Forus, ma se questa società non riesce a far quadrare i conti cosa fa, continua ad aumentare le tariffe?».
Critico sul contratto in essere è anche Andrea Agazzi, capogruppo della Lega: «Ho sempre detto che il problema non è se il gestore sia Sport Management o Forus. Il problema è la convenzione. Certo, le società sportive vanno aiutate, ma volendo, chi gestisce può aumentare le tariffe ogni anno e così il Comune deve ogni volta metterci una pezza. Se la prossima amministrazione sarà di centrodestra, alla prima mancanza io sarei per la risoluzione del contratto. Serve un accordo diverso». Di contributo necessario per rimediare a un errore parla Manuel Draghetti, portavoce del M5S: «Senza questi 38 mila euro, le società di nuoto non ce l’avrebbero fatta. Al gestore della piscina ne erano però già stati regalati 35 mila e prestati altri 150 mila, non ancora restituiti. Gli errori di chi non sa fare le convenzioni, e non parlo solo di quella del centro natatorio, vengono pagati sempre dai cittadini».
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