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IL FUTURO DELL'ACCORDO

Migliaro, le garanzie dei vertici: «Patrimonio di tutti»

Conferenza dopo le polemiche, svelati i dettagli della collaborazione con Prometeon. I timori di Moretti

Massimo Schettino

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17 Giugno 2023 - 05:30

Migliaro, le garanzie dei vertici: «Patrimonio di tutti»

Vanna Bazzi, Antonello Sozzi, Aurelio La Monica, Claudio Sghia e Angelo Castagna

CREMONA - «Nessuna interruzione per i voli dell’elisoccorso di pubblica utilità; nessun cambio di categoria per l’aeroporto del Migliaro, che resterà una struttura minore a vocazione turistica: i nostri bilanci sono in ordine e l’accordo con Prometeon Tyre Group porterà 70mila euro all’anno per nove anni che permetteranno un progetto di sviluppo delle attività che a quel punto non dipenderà solo dall’esiguo canone che pagano i soci, circa 90mila euro in tutto di cui 34mila servono a pagare l’Imu».

E anche il mutuo per l’acquisto. Sono queste le principali ragioni esposte ieri nel corso di una conferenza stampa congiunta che si è tenuta nella saletta briefing dell’aeroporto del Migliaro con il presidente dell’Aero Club, Aurelio La Monica, e la presidente del consiglio d’amministrazione dell’Aeroporto Migliaro srl, la paracadutista Vanna Bazzi. Con loro il predecessore di La Monica, Angelo Castagna, vice presidente sia del Club che della Migliaro Srl; il gestore dell’elisuperficie, Antonello Sozzi, e il pilota Claudio Sghia. Gli ultimi due anche nel cda della Migliaro Srl.

Il primo punto che Bazzi e La Monica vogliono chiarire è che «Aeroporto Migliaro nel 2019 ha acquistato l’aeroporto dopo l’alienazione da parte della Provincia di Cremona, storico proprietario, nell’ambito di un’operazione di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Sia l’acquisto sia la regolare manutenzione avvengono senza alcun contributo di denaro pubblico. Ciononostante, l’aeroporto è, come è sempre stato e come sarà nel futuro, a disposizione di coloro che operano nell’interesse pubblico in caso di emergenza: dall’elisoccorso ai velivoli delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, con assistenza 24 ore su 24 in caso di necessità e senza alcun addebito al contribuente». E questo continuerà:

«Nel contratto di locazione di un hangar e di un certo numero di giornate l’anno già firmato con la società Prometeon Tyre Group per lo svolgimento di un’attività di test di pneumatici, infatti, è specificato che queste attività dovranno essere sospese in caso di arrivo di una eliambulanza o di altri mezzi di Stato».

La conferenza stampa si è tenuta dopo un incontro informativo con i soci dell’Aero Club a cui hanno preso parte in 19 e a cui sono stati spiegati i dettagli dell’accordo. La Monica, Bazzi e i piloti presenti hanno spiegato che «i dubbi sono stati tutti chiariti con soddisfazione degli intervenuti e abbiamo preso l’impegno ad un aggiornamento più costante e frequente». A questo proposito è stato annunciato un nuovo incontro, questa volta con la società Prometeon, che sarà in grado di fornire «una scaletta dei lavori programmati».

Tutti i protagonisti della conferenza stampa sono convinti della bontà dell’accordo che «prevede, tra l’altro, un’iniziativa che porterà indubbi benefici alla struttura, ovvero un apparentemente piccolo, ma in realtà significativo allungamento della pista di decollo e atterraggio: 150 metri in più, per un totale di 800 metri in luogo degli attuali 650. Ciò consentirà l’atterraggio a velivoli di maggiore capienza passeggeri, fino a 6/8 posti, fatto che avrà ricadute importanti sulla qualità del turismo che potremo portare da ora in avanti a Cremona. Gli oneri di queste opere saranno interamente a carico del locatario. I proventi derivanti dal contratto di locazione potranno essere utilizzati per la manutenzione delle strutture e per aumentare gli standard di sicurezza». È stato rimarcato che l’allungamento della pista non avrà alcuna ricaduta sui residenti: «L’intero progetto sarà realizzato nel pieno rispetto della normativa vigente, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e acustica».

Altro dettaglio importante: l’accordo prevede l’utilizzo da parte di Prometeon «per un totale di 100 giornate l’anno. Ma già dal 1964 il lunedì l’aeroporto è chiuso, per un totale di 50 giornate l’anno. Il secondo giorno destinato all’attività del locatario è il martedì, che a livello statistico è la giornata meno frequentata. A regime saranno dunque 50 le giornate di chiusura aggiuntiva».

Ma anche in quelle giornate sarà precluso il volo, non l’accesso al ristorante o agli hangar. Insomma i velivoli resteranno raggiungibili per le attività di manutenzione. Inoltre «l’aeroporto è utilizzato per la stragrande maggioranza dei casi a scopo ludico/sportivo, quindi sono stati preservati i giorni della seconda metà della settimana, i più frequentati».

La proposta della Prometeon è stata discussa per 15 mesi nel cda, composto da sei consiglieri e dal presidente. «E alla fine — ha spiegato Bazzi — è stata approvata con un solo no».

Unanimità invece per l’Aero Club: «Abbiamo auspicato l’approvazione — ha spiegato La Monica — per le positive ricadute che ci saranno a fronte di un sacrificio minimo per i soci».

I TIMORI DI MORETTI

moretti

Matteo Moretti

«Premetto che non ho partecipato all’ultimo cda e che quindi non conosco nei dettagli il contratto, ma dal punto di vista di chi vola non posso esprimere un parere positivo».

Presidente del Polo della cosmesi, socio dell’Aero Club e consigliere d’amministrazione della Aeroporto Migliaro, la srl proprietaria della struttura, Matteo Moretti critica la decisione di concedere in locazione un hangar e un certo numero di giornate l’anno alla società Prometeon Tyre Group per lo svolgimento di un’attività di test di pneumatici: «Qui si parla di giorni di chiusura invece che di sviluppo, qualcosa non funziona. È vero che il martedì, giorno che l’aeroporto chiuderà per lasciare posto alle attività di Prometeon, è un giorno in cui si vola poco. Ma io per prima cosa mi chiederei il perché. Ci sono fior fiore di piccoli aeroporti che hanno sviluppato scuole di volo molto frequentate che occupano tutte le giornate della settimana. Chi ha giorni vuoti da concedere per altro non va tanto bene. Fra l’altro, l’Aero Club ha appena venduto un aereo senza prospettiva di acquistarne uno nuovo e gli hangar sono vuoti. Quella intrapresa non è una direzione di sviluppo. E non è che l’Aero Club debba avere chissà quali ambizioni se non far funzionare l’aeroporto con una buona scuola di volo. Ma senza un cambio di passo, temo che chiuderanno baracca e burattini sia la struttura che la scuola».

Per quanto riguarda i giorni di chiusura aggiuntiva, «pare che saranno il martedì e il mercoledì di tanto in tanto su richiesta della Prometeon. Vero che sabato e domenica resteranno a disposizione dei soci, ma quelli sono i giorni in cui ci sono i paracadutisti e volare è molto complesso. Una difficoltà riferita in particolare a coloro che stanno imparando a volare. Peraltro nemmeno il presidente dell’Aero Club, Aurelio La Monica, mi pare molto convinto, dal momento che ha lasciato capire che intende lasciare l’incarico. Il che la dice lunga sulla bontà di questo accordo che, voglio ricordarlo, porta soldi solo nelle casse della Migliaro Srl e impegna invece l’Aero Club. E non si tratta dei 70mila all’anno citati. L’hangar dato in locazione a Prometeon, infatti, era già affittato per 20mila euro l’anno. Dunque il vantaggio per la Srl è di 50mila euro, non 70mila. E ne resteranno attaccati pochi. È anche vero che con questi soldi la Migliaro andrà a far risparmiare l’Aero Club sul canone di affitto, ma si parla di noccioline, circa 10mila euro. Per fortuna il tempo è galantuomo e dimostrerà che questo accordo non porterà lo sviluppo del Migliaro».

aereo

Sull’operazione, nei giorni scorsi si erano espressi in molti. La prima bordata era arrivata dal consigliere regionale di FdI e presidente della commissione Attività produttive, Marcello Ventura: «Da aeroporto a circuito cinese di prova per le gomme: questo il successo di chi gestisce la struttura, che per sanare i propri debiti non ha visto niente di meglio che consegnarsi al Governo cinese senza curarsi di aver snaturato un patrimonio del territorio cremonese».

Più cauto il presidente del Consiglio comunale, Paolo Carletti: «Siamo nell’ambito di accordi fra privati ed è giusto avere un approccio rispettoso. Ma il Comune ha fra le sue competenze anche quella di monitorare, ascoltando le istanze della cittadinanza e dando risposte». E l’amministrazione comunale in una nota aveva sottolineato: «Lo sviluppo dell’aeroporto è molto importante per la città e svolge un ruolo significativo su più fronti». Aggiungendo che «l’allungamento della pista è sicuramente un elemento cui guardare con grande interesse». E il Comitato di quartiere aveva espresso preoccupazione per l’eventuale impatto acustico sui residenti.

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