L'ANALISI
15 Giugno 2023 - 05:00
CREMONA - Poche righe, perentorie, inviate al presidente dell’Aero Club, Aurelio La Monica, per chiedere un incontro al più presto. Sotto 13 firme di altrettanti piloti, che nel frattempo dovrebbero essere diventate una ventina, circa la metà di quanti utilizzano regolarmente il campo d’aviazione. Sta in un foglio iniziato a circolare ieri mattina l’ultimo tassello dell’affaire Migliaro, legato all’accordo con Prometeon Tyre Group, azienda della galassia Pirelli che punta a utilizzare il Migliaro per testare pneumatici per l’agricoltura.
In attesa di sottoscrivere il contratto vero e proprio (utilizzo di aeroporto e hangar per cento giorni all’anno, a fronte di un corrispettivo di 70mila euro), nei giorni scorsi è stato siglato un primo contratto che prevede l’uso di un hangar e di alcune centinaia di metri dell’area. Il gruppo di piloti, in costante aumento, che teme un ridimensionamento delle attività di volo a causa dell’arrivo di Prometeon, ribadisce la necessità di una riunione informativa urgente in merito «all’affitto di strutture aeroportuali e attività in conflitto con le nostre».
«Qualora (il presidente) negasse ulteriormente tale richiesta - così chiude il documento - ci vedremo costretti ad agire autonomamente». La Monica, nel pomeriggio, ha fatto sapere di aver fissato un incontro (slittato ai primi giorni della prossima settimana) ma è chiaro che un fronte del no così determinato all’arrivo del gruppo cinese - eventualità criticata dal consigliere regionale Marcello Ventura - non è irrilevante in una vicenda tutt’altro che risolta.
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