Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

REGIONE LOMBARDIA. L'INTERVISTA

Fontana: «Siccità e autostrada sono i primi fronti»

«Daremo voce a Cremona sulle emergenze e sulle partite strategiche dei prossimi 5 anni. Sulla presidenza di una commissione a un cremonese la decisione spetta al Consiglio»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

14 Marzo 2023 - 05:30

 Fontana: «Siccità  e autostrada sono i primi fronti»

Il presidente Attilio Fontana

CREMONA - Attilio Fontana, da poche settimane riconfermato governatore regionale alla guida della coalizione di centrodestra, garantisce personalmente il massimo impegno per il territorio cremonese, «in particolare per le infrastrutture necessarie e da realizzare nel prossimo quinquennio». Lo fa dopo il generale malcontento emerso nei giorni scorsi, comprese alcune voci del centrodestra locale, anche per la mancanza di un assessore o almeno di un sottosegretario cremonese in giunta. Ormai da più di dieci anni, la provincia non ha una propria voce nell’esecutivo lombardo. L’ultimo assessore era stato l’attuale sindaco di Offanengo Gianni Rossoni, sino al novembre 2012, quando cadde il governatore Formigoni.

«Già nella passata legislatura – esordisce Fontana – mi ero fatto carico di dare voce in maniera diretta a quei territori che non avevano una rappresentanza in giunta. Come Cremona, anche Mantova. Con questo sistema siamo sicuramente riusciti a portare al territorio una serie di interventi mai visti prima. Proprio oggi (ieri, ndr), abbiamo pubblicato il bando per la realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, testimonianza di questa attenzione. La procedura prevede due fasi, la pre selezione e poi il concorso vero e proprio al quale saranno ammessi cinque candidati. Ritengo che la commissione possa nominare il vincitore entro il mese di ottobre. Cremona avrà un ospedale proiettato nel futuro».

Presidente, a livello di infrastrutture il territorio chiede da tempo l’autostrada Cremona-Mantova, il raddoppio della linea ferroviaria tra i due capoluoghi e una maggior velocità di collegamento con la metropoli, che passa anche per la Paullese, in particolare per il ponte sull’Adda a Spino, il cui raddoppio è oggi in alto mare. Cosa farà la Regione per Cremona?
«Sulle progettualità in chiave di collegamenti ferroviari, come Lombardia possiamo sollecitare Rfi, ma non abbiamo competenze per interventi diretti. La società deve impegnarsi a fare quanto aveva già promesso nel 2019. Sull’autostrada Cremona-Mantova si stanno facendo dei passi avanti e ci sono buone possibilità che a brevissimo si possano dare annunci ufficiali. Sarà un’opera innovativa con caratteristiche tecniche che terranno ampiamente conto della nuova mobilità elettrica. Insomma, stiamo entrando nel merito. La questione del secondo ponte sull’Adda a Spino vede l’aggravio di costi (il preventivo, causa aumento delle materie prime, è passato da 21 a 38 milioni di euro, ndr). Evidente che su quest’opera, e più in generale su tutti gli investimenti pubblici in infrastrutture programmati in Lombardia, ci dovrà essere un’interlocuzione anche con il Governo. I costi sono aumentati ovunque».

Come si possono garantire riferimenti certi al territorio su questi temi?
«Sono dell’opinione che vada creata una cabina di regia con i principali stakeholder, che sono le istituzioni, ma anche le associazioni di categoria e le altre rappresentanze, per avere un continuo confronto e una costante proposizione di quelle che sono le istanze. In modo da valutarle e poter dare riscontri in tempi rapidi. Penso anche al ruolo fondamentale di alcuni assessorati, come quello allo Sviluppo economico seguito da Guido Guidesi, che già si era interfacciato al meglio con il territorio cremonese nella passata legislatura».

Ci potrà essere una presidenza di una commissione per uno degli eletti a livello provinciale, come ha espressamente chiesto Marcello Ventura di Fratelli d’Italia?
«Queste sono scelte che attengono al Consiglio regionale, decisioni che spettano quindi all’aula, ma sicuramente da parte mia ci sarà la massima attenzione».

Sul problema siccità, che si sta ripresentando anche quest’anno, come intendente intervenire?
«È una delle mie maggiori preoccupazioni. Ho già sollecitato gli enti regolatori per predisporre il necessario quando servirà acqua per l’irrigazione dei terreni agricoli. Ho presentato questa preoccupazione anche al presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ha subito convocato un tavolo per nominare un commissario per affrontare l’emergenza. Bisogna però lavorare anche in chiave futura. Non sono un tecnico, ma c’è chi parla di bacinizzazione dei grandi fiumi e altre soluzioni: è chiaro che servano persone esperte che producano soluzioni».


Ieri la prima riunione di Giunta, quali gli obiettivi immediati?
«Si riparte in continuità con il quinquennio appena trascorso: agli assessori ho illustrato le scelte che faranno da fondamento al nuovo mandato. Si ricomincia anche da un nuovo programma regionale di sviluppo».

Presidente, l’ultima domanda è sull’altissima percentuale di astenuti alle elezioni regionali di febbraio, cosa può fare la politica per riconquistare la fiducia dei cittadini?
«L’astensionismo riguarda tutta Italia, ricordiamoci le comunali 2022, con città in cui ha votato meno del 50% degli aventi diritto. La prima cosa da fare è smettere di delegittimare la politica perché questo allontana la gente. Il cittadino perde entusiasmo e voglia di dare il proprio contributo. Bisogna parlare di cose concrete. Mi arrogo il merito di non aver mai insultato i miei avversari e di aver sempre presentato ai cittadini la mia idea di sviluppo della Lombardia. Forse, se si lasciassero da parte attacchi personali, e si guardasse al confronto su idee e progetti le cose potrebbero migliorare».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400