Pizzetti incalza il governatore: «Ha preso impegni, li rispetti...»

CREMONA - Non è per nulla sorpreso, l’ex parlamentare del Pd Luciano Pizzetti, dalla mancata nomina di cremonesi nella giunta regionale. «I candidati alla presidenza Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti avevano dichiarato che in caso di vittoria vi sarebbe stata una rappresentanza cremonese nel nuovo governo regionale. Il presidente Fontana questo impegno non l’ha mai assunto. Neppure quando è stato sollecitato in merito. Eppure, i cremonesi hanno votato in larghissima parte per lui. Probabilmente, a quella questione non attribuivano grande importanza».

Così, ora, è cruciale che Fontana rispetti gli impegni assunti nelle settimane di campagna elettorale.
«Le sue parole erano state chiare – prosegue Pizzetti –: su queste va sfidato e incalzato senza soste. Affinché quegli impegni siano priorità di lavoro. Perché a questo territorio servono soprattutto investimenti di innovazione per una crescita di qualità. Di messa in rete infrastrutturale. Di miglior accesso ai luoghi della salute. Ad esempio, il presidente Fontana ha assicurato che il nuovo ospedale con Dea di secondo livello si fa, che l’autostrada Cremona-Mantova si fa, che il raddoppio ferroviario Mantova-Codogno viene completato, che nuovi treni entrano in circolazione. E altro ancora».

Insomma, nei prossimi cinque anni la Regione dovrà mettere al centro dell’attenzione Cremona e il suo territorio. Perché per Pizzetti non c’è più tempo da perdere: «La gran parte delle associazioni e dei Comuni cremonesi ha sottoscritto il piano di sviluppo Masterplan 3C, che largamente ricomprende queste e altre opere pubbliche. Questa deve essere la traccia di lavoro costante che impegna la Regione e su cui il presidente Fontana si è speso».

Se i programmi elettorali verranno rispettati, Pizzetti si dice convinto che l’assenza, per il terzo mandato consecutivo, di un assessore del territorio, non avrà un peso determinante: «La mancata rappresentanza cremonese in giunta regionale non sarà decisiva se le parole date verranno mantenute» conferma.

Poi però sottolinea il peso specifico nullo del centrodestra cremonese e dei suoi vertici. «Questa assenza dice ben altro – conclude –: evidenzia la debolezza politica dei partiti cremonesi, nella fattispecie del centrodestra. Ai partiti, più che a Fontana, ci si doveva rivolgere. Perché proprio ai partiti spettava di impegnarsi e battersi perché questo territorio venisse adeguatamente rappresentato. Ma, come si è visto, il peso dei partiti cremonesi nell’ambito del centrodestra regionale e nazionale è pressoché nullo. Dunque occorre lavorare con questa consapevolezza affinché l’handicap venga superato. Anziché sperare inutilmente. Illudendosi o fingendo che la colpa sia di altri e mai nostra. A questo territorio spetta garantire unità e autorevolezza per poter aver ben maggior voce e potenza. Consapevole del suo valore, accompagnato non da lacrime postume ma da azione costante».

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