Da vent’anni è uno dei fulcri della scena culturale cremasca, che ha arricchito con un’attività originale ma spesso silenziosa. Stavolta invece ha deciso di fare le cose in grande, invadendo la città di iniziative e brindando con i cremaschi allo speciale compleanno. Festa alle porte per il Nodo dei desideri, che dal 30 aprile al 20 maggio regalerà alla città un programma all’insegna dell’arte, in tutte le sue forme: dalle mostre agli spettacoli, dai concerti alle letture, dalla danza alle proiezioni.
Cinque le location che ospiteranno gli eventi: la sala Bottesini dell’istituto Folcioni, il teatro San Domenico, la sala Alessandrini di via Canossa, il liceo scientifico Manziana e naturalmente il cortile di via Borgo San Pietro 43 che da sempre è la ‘casa’ del Nodo dei desideri. ‘E20’, questo il titolo scelto per il festival, decollerà il 30 aprile con un omaggio ad Alda Merini: Alberto Casiraghi, curatore della casa editrice ‘Pulcinoelefante’, ricorderà la compianta poetessa accompagnato al pianoforte dall’enfant prodige Gabriele Duranti. Per tre settimane sarà poi un susseguirsi di appuntamenti. Tra i più attesi, l’omaggio sia teatrale che cinematografico a Tonino Guerra e la mostra collettiva che per dieci giorni radunerà diciotto artisti di grande spessore, passati dal Nodo dei desideri durante il loro percorso di crescita ed ora pronti a tornare per festeggiare chi, a suo tempo, ha creduto in loro. A chiudere il festival, il 20 maggio, saranno invece la critica d’arte Silvia Merico e il pianista jazz Mario Piacentini. «Sarà un intreccio di esperienze personali e di differenti espressioni artistiche» ha commentato la responsabile Marialisa Leone, accolta in municipio dall’assessore alla Cultura Paola Vailati per ricevere i complimenti e il sostegno dell’amministrazione comunale.